L’Altra Emilia Romagna, poco più di sei anni fa, organizzò a Ravenna un convegno per lanciare l’ipotesi di una lista unitaria, a sostegno di un’idea di società in cui venisse data la precedenza al bene collettivo, rispetto all’interesse economico individuale di pochi. C’era, all’epoca, chi pensava fosse un obiettivo fuori della realtà. Non era cosa da poco mettere assieme cittadinanza e forze politiche, che avessero lo stesso intento, invece di disperdere il voto presentando simboli diversi. Non abbiamo mai pensato che l’unità a sinistra fosse un valore di per sé, ma era indubbio il danno rappresentato da una proliferazione, sulla scheda elettorale, di liste di sinistra alternative all’allora maggioranza. D’altra parte, l’unità della sinistra era allora resa possibile dalla condivisione generalizzata del fatto che, un simile progetto, non potesse che essere in contrasto sia con il centrodestra che con il centrosinistra che già amministrava il Comune di Ravenna. È stato un processo lungo e partecipato, dal basso insomma, che ha dato un bel risultato: Ravenna in Comune.

La Lista è stata ed è tuttora una presenza costante, attiva nel Consiglio Comunale e sul territorio. Nessun voltafaccia: 5 anni di opposizione ferma, critica, ma anche attenta alle (rare) mediazioni possibili con le altre forze di opposizione di centrodestra e con la maggioranza di centrosinistra. Il progetto è stato coerente con le nostre attese. Protagonisti sono stati la candidata Sindaca Raffaella Sutter, eletta come Consigliera in Consiglio Comunale, e Massimo Manzoli, il più votato dei candidati a Consigliere, che le è subentrato. Hanno svolto un ruolo prezioso di cui siamo loro grati come, del resto, a chi ha continuato in questi anni ad appoggiare il lavoro della Lista, specie a livello organizzativo e della comunicazione: http://www.ravennaincomune.it/

L’Altra Emilia Romagna, perciò, ha continuato a svolgere un ruolo autonomo solo a livello regionale, mentre a livello locale si è sempre presentata come Ravenna in Comune. Non abbiamo barattato nessuno scambio di poltrone con cambi di casacca. Con Ravenna in Comune abbiamo, invece, raccontato giorno per giorno come si sarebbe potuta gestire diversamente la cosa pubblica, in antagonismo al liberismo dilagante incarnato a Ravenna dal Partito Democratico e dai suoi alleati. L’Altra Ravenna è l’associazione che, a livello organizzativo, è il braccio operativo de L’Altra Emilia Romagna. Da sei anni, cioè dalla sua nascita, supportiamo anche Ravenna in Comune, mettendo a disposizione della Lista tutto ciò che serve perché, dal punto di vista organizzativo, riesca ad operare.

Approssimandosi le elezioni comunali del 2021 abbiamo dovuto prendere atto dell’impossibilità di mantenere la precedente unità di tutte le forze politiche che aveva sostenuto il progetto originario. Ci sono partiti che hanno iniziato un percorso autonomo nell’intento dichiarato di presentare una propria lista in alternativa al PD. Altri, invece, hanno iniziato un dialogo con il centrosinistra per entrare a far parte della coalizione che sostiene l’attuale Sindaco. Lo stesso Sindaco che, da parte sua, in questi cinque anni ha male amministrato il Comune mentre Ravenna in Comune stava all’opposizione.

Nessuno degli elementi che ci dividevano dalla coalizione a guida PD si è modificato: dai regolamenti di polizia urbana che avversiamo, alla politica sulle estrazioni di gas che contrastiamo; dalle convenzioni con il privato, sia in campo scolastico che sanitario, che rifiutiamo, al monopolio accordato alla multiutility della distribuzione di gas, acqua e della gestione del ciclo rifiuti che respingiamo; dalla cementificazione che impermeabilizza ogni spazio contro cui votiamo in Consiglio Comunale, alla continuità delle politiche culturali di PD & soci contro cui ci battiamo, ecc. Sono tutti puntualmente elencati nel programma con cui ci siamo presentati alle elezioni del 2016 e per i quali ci siamo battuti in questi anni contro la maggioranza a traino PD: http://www.ravennaincomune.it/wp/index.php/mind-map-programma/

Salutiamo dunque con favore l’appello lanciato da Diego Rubboli (uno dei presentatori della Lista alle scorse elezioni) ed altre e altri perché Ravenna in Comune prosegua nel suo originale progetto anche alle prossime elezioni: in alternativa sia al centrodestra che alla coalizione di centrosinistra. Non possiamo accogliere l’invito di Raffaella e Massimo a lasciare il simbolo di Ravenna in Comune fuori dalla scheda elettorale. L’Altra Emilia Romagna e l’Altra Ravenna continuano a sentirsi parte di Ravenna in Comune. Perciò non vogliamo perdere la nostra voce; l’unica voce diversa che si stacca dal coro; l’unica presenza nelle istituzioni e radicata nel territorio capace di opporsi all’arroganza di un potere consolidato. Una voce che parla di inclusione piuttosto che di esclusione; che punta alla diffusione del benessere invece che alla sua concentrazione; che considera un valore alto la laicità rispetto a chi invece la spregia, ecc: http://www.ravennaincomune.it/wp/index.php/programma-2/

Da questo discende l’impossibilità di trovare un’intesa con quelle forze politiche che hanno ritirato fuori dall’armadio i vestiti dismessi delle intese con il centrosinistra, presentandoli come nuovi. Con noi non funziona più il giochino di agitare lo spauracchio della destra dietro l’angolo (che in realtà propone soluzioni per la più parte identiche a quelle del centrosinistra con cui governa a livello nazionale). Ma nemmeno hanno presa su di noi le irrealistiche promesse di riuscire a condizionare le politiche dell’attuale maggioranza facendone parte (si è visto molto bene che “condizionamento” ha subito in questi anni la Giunta dalla presenza in maggioranza di elementi fuoriusciti da altre formazioni, che pure continuano a dirsi di sinistra!). Né va dimenticato il tacito assenso fornito dalle stesse forze politiche all’inaccettabile diktat imposto da de Pascale. Il Sindaco ha pubblicamente messo i piedi nel piatto di Ravenna in Comune pretendendo di essere lui stesso a decidere con chi all’interno di un’altra lista ci siano o meno “le condizioni minime per costruire qualcosa”. E per essere ancora più chiaro ha nominato chi è di troppo: i comunisti comunque si chiamino.

Nel frattempo è stata costituita, per occuparsi delle necessità di tipo amministrativo, l’Associazione “Ravenna in Comune”. Si tratta di un’Associazione di Promozione Sociale e, come tale, non può essere un partito, né può assumere dirette competenze di natura politica. È composta da singoli associati, mentre nessuno dei partiti e dei movimenti organizzati vi fa parte. Nemmeno L’Altra Emilia Romagna e L’Altra Ravenna vi sono rappresentate come, invece, avviene nelle assemblee della Lista, le uniche in cui democraticamente è determinata la linea politica. Nella grande assemblea di Lista del 29 ottobre 2015 abbiamo eletto la candidata e i due portavoce della Lista. Nelle assemblee successive abbiamo costruito passo a passo la partecipazione alle elezioni, prima, e assunto tutte le decisioni politiche relative alla presenza di Ravenna in Comune nelle istituzioni e sul territorio, poi. L’ultima l’abbiamo tenuta nel mese di ottobre dello scorso anno.

Per mantenersi in piedi il progetto ha bisogno sia della gamba della cittadinanza che di quella dei soggetti collettivi organizzati. Riteniamo indispensabile e urgente una nuova riunione dell’assemblea della Lista per decidere insieme del futuro del nostro progetto e riprendere il cammino verso le prossime elezioni. Un’assemblea aperta, come è sempre stato, a tutte e tutti coloro che condividono nelle parole e nei fatti la carta dei valori della Lista, che da sei anni viene sottoscritta per aderire a Ravenna in Comune:http://www.ravennaincomune.it/wp/index.php/appello/

Per tutto questo diciamo: ci siamo! L’Altra Ravenna continuerà a mettersi a disposizione di un progetto coerente con i suoi principi. Sosterremo la presenza alle elezioni di Ravenna in Comune con la nostra esperienza, con il nostro impegno e con le risorse che hanno sin qui permesso alla Lista di avere una voce e di essere riconoscibile sul territorio. Su di noi si può contare.

Viva Ravenna in Comune!