C’è tempo ancora fino al 15 ottobre 2022 per iscriversi ai Diplomi Accademici di Il livello di ISIA Faenza in Design del Prodotto e progettazione con materiali ceramici e innovativi e in Design della Comunicazione (equipollenti alla laurea magistrale universitaria in Design LM-12).
Giovedì 20 ottobre sarà possibile partecipare a un incontro personalizzato in sede dove i candidati potranno presentare un book con i propri lavori migliori. Scrivendo alla mail segreteria.didattica@isiafaenza.it, sarà inoltre possibile scoprire i contenuti dei corsi di specialisica tenuti presso l’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Faenza, istituzione universitaria pubblica che fa parte del Comparto AFAM del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica, sorta nel 1980 da un progetto culturale di Bruno Munari e Giulio Carlo Argan e tra le prime scuole universitarie in Italia dedicate al design.
L’ISIA di Faenza consente l’accesso a un numero programmato di studenti fino ad un massimo di 30 per anno e vanta, nel nostro paese, il maggior numero di laboratori di modellistica e prototipazione dedicati ai diversi corsi di progettazione (pluri-materiali: dai polimeri ai biopolimeri, ai diversi tipi di materiali ceramici, al legno, ai metalli, al vetro, ai vari tipi di carta, ecc.), e di comunicazione (fotografia, camera oscura, videoproduzione, MAC e PC, stampanti 3D, macchina a taglio laser, ecc.); i laboratori sono a disposizione di entrambi i bienni e, grazie a sperimentazioni e prototipazioni sia manuali che digitali, contribuiscono a rendere ancor più efficace e a 360° lo studio della progettazione.
L’antica sede ISIA di Palazzo Mazzolani ospita anche la biblioteca “Bruno Munari”, la prima in Emilia Romagna a essere specializzata nel settore del Design e delle Arti. L’istituto faentino offre inoltre tante attività programmate come ampliamento dei corsi previsti dai piani di studio sviluppati insieme a un corpo docente altamente qualificato e professionalmente attivo: workshop gratuiti per gli studenti condotti da autorevoli designer del panorama internazionale come Andrea Anastasio, Salvatore Arancio, Diego Cibelli, Paolo Deganello, Giulio Iacchetti, Ugo La Pietra. Luciano Perondi, Denis Santachiara, Joe Velluto, seminari e conferenze tenute da esperti nel campo del design, dell’antropologia, dell’arte e dell’impresa, collaborazioni con aziende ed enti pubblici e privati, organizzazione di eventi e partecipazione ad appuntamenti come il Fuorisalone della Milano Design Week,pubblicazione di cataloghi dedicati ai progetti condotti in ISIA.
La fitta rete di relazioni intessute dall’ISIA con enti e con il mondo della produzione industriale a diverse scale consente la realizzazione di collaborazioni a servizio della ricerca e della valorizzazione del territorio e crea condizioni favorevoli per l’ingresso verso la professione di designer. È il caso della manifestazione internazionale TECNA – HOW TO MAKE IT – Salone Internazionale delle Tecnologie e delle Forniture per le superfici (Rimini Expo Centre, Hall B1 dal 26 al 30 settembre), a cui l’ISIA di Faenza partecipa con prototipi realizzati da studenti del Biennio di Design del Prodotto, sviluppati in collaborazione con l’azienda SACMI utilizzando tecnologie di nuova generazione. Un’operazione frutto di una “vision” molto precisa e assolutamente innovativa, che mette davvero in relazione la formazione e la produzione industriale con rispetto reciproco dei distinti ruoli ed esigenze.
L’ISIA di Faenza sarà presente anche a Torino alla prossima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, dove il 24 settembre sarà presentato al pubblico il progetto “Gustodi”, nato come brand per l’Associazione “Il lavoro del Contadino” allo scopo di promuovere le produzioni agroalimentari e artigianali del vasto territorio romagnolo: un progetto di comunicazione che ha messo a frutto ricerca e innovazione maturate durante la didattica del corso di Comunicazione del Prodotto del 1° anno del Biennio specialistico in Design della Comunicazione.
Scambi e tirocini Erasmus contribuiscono infine ad alimentare un ambiente comunitario già piuttosto vivace per manifestazioni culturali e artistiche legate al mondo della ceramica.