Oggi è il 168 anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Considerato l’attuale situazione epidemiologica, la celebrazione avviene nel piazzale interno della Questura, con la sola deposizione di una corona d’alloro ai caduti della Polizia di Stato, a nome del Capo della Polizia, alla presenza del Prefetto e del Questore di Ravenna.
Nonostante la sobrietà di questa celebrazione, non viene meno la sua solennità ed il suo valore, oggi che ancora di più, riflettiamo sul ruolo della Polizia di Stato nel contesto della società civile.
Il tema celebrativo della ricorrenza, “esserci sempre”, mai come ora interpreta il ruolo essenziale della nostra missione al servizio della gente, che oggi in particolare, dobbiamo aiutare a “restare a casa”.
I cittadini oggi sono comprensibilmente impauriti, confusi, preoccupati ma la salda rete sociale della comunità ravennate, sta già dimostrando di sapere reagire con equilibrio e senso di responsabilità. In questo contesto di “collaborazione istituzionale diffusa”, si inseriscono i controlli su strada della Polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine, che ogni giorno mettono in campo quasi 500 uomini per la sicurezza di tutti; uomini che sono ben consci dei rischi che corrono loro stessi e le loro famiglie; in ansia come tutti, per i figli, i genitori … poliziotti ai quali va, per la loro abnegazione tutta la mia vicinanza e la mia riconoscenza.
Guardando alla situazione generale della sicurezza quest’ultimo anno possiamo dire semplicemente che Ravenna è una città “più sicura” dell’anno scorso, dove è possibile vivere bene e dove l’opera di contrasto alla microcriminalità viene fatta anche grazie alle segnalazioni dei cittadini.
Certo il diffuso benessere può attirare anche l’attenzione della criminalità organizzata ma gli sforzi sin qui compiuti, anche grazie al coordinamento operativo della Autorità Giudiziaria, hanno portato e porteranno a risultati concreti anche sotto questo profilo.
A conferma di quanto rilevato, dall’analisi dei dati statistici, si evidenzia un calo dei reati di natura predatoria del 12%, mentre il totale di tutti i delitti consumati in Provincia è diminuito del 6%.
I furti con destrezza sono diminuiti del 23%, quelli in abitazione del 18%, i furti in esercizi commerciali hanno avuto una diminuzione del 17% e quelli sulle auto in sosta del 9%; diminuzione ancora più significativa per i furti di opere d’arte e materiale archeologico pari al 43%.
In discesa anche il dato relativo alle rapine in abitazione -13% nel biennio considerato e addirittura del 40% in meno quello delle rapine in uffici postali.
Dei tre episodi delittuosi di rapine in istituti bancari sono stati individuati e assicurati alla giustizia gli autori.
L’implementazione del servizio di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti ha consentito di ottenere l’ottimo risultato di un calo del 69% del delitto di contraffazione di marchi e prodotti industriali.
Nel biennio 2018/2019 la strategia operativa della Polizia di Stato è stata ulteriormente affinata con l’aumento delle volanti su strada, con specifici controlli del territorio attuati con posti di blocco nei punti nevralgici della Provincia unitamente ad altre Forze dell’ordine, e dall’impiego settimanale del Reparto Prevenzione Crimine “Emilia Romagna”, per un totale di 241 servizi straordinari.
L’attività delle sole Volanti della Polizia ha portato all’arresto di 100 persone e alla denuncia di altre 681.
Gli esercizi pubblici controllati dalla Polizia Amministrativa sono stati 172 e sono state elevate 9 sanzioni amministrative pecuniarie.
Per quanto riguarda l’ordine pubblico nel 2019 per le manifestazioni sportive, per le visite del Capo dello Stato e delle altre personalità politiche ed istituzionali, per gli eventi culturali, i concerti le feste sono stati impiegati 3.501 operatori dei servizi territoriali e reparti inquadrati.
Gli interventi effettuati dalle Volanti in tutto il territorio della provincia di Ravenna sono state 4.147, le persone controllate 37.813, mentre al “112NUE” della Polizia di Stato sono pervenute 5.858 richieste di soccorso.
L’attività degli uffici operativi della Questura ha portato all’arresto di 263 persone in totale nel 2019, mentre 1200, sono state quelle denunciate in stato di libertà per reati di varia natura, con un aumento degli arrestati del 30% rispetto all’anno precedente.
Il lavoro degli investigatori della Squadra Mobile si è focalizzato su numerose indagini, sia delegate dall’Autorità Giudiziaria che d’iniziativa che ha consentito di arrestare 137 persone, con un aumento del 13% tra i due anni 2018/1019, mentre quelle indagate in stato di libertà sono state 261 il 20% in più nel 2019 rispetto al 2018.
Numerose sono state, infatti, le operazioni antidroga effettuate in questo periodo dal personale della Squadra Mobile, con il sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, che confermano la costante diffusione, tra fasce diverse di popolazione, dell’uso di sostanze stupefacenti. In particolare, nel corso dell’ultimo anno, sono stati sequestrati:
➢ 8,68 kg di cocaina;
➢ 2,81 kg di hashish;
➢ 21,68 kg di marijuana e 26 piante della stessa sostanza.
Inoltre, nel corso delle medesime attività, sono stati sottoposti a sequestro 155.805 euro, provento del traffico di stupefacenti.
A questo proposito nell’ambito dell’attività denominata “Scuole Sicure”, nel biennio 2018/2019, i servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti nei pressi degli Istituti Scolastici sono aumentati del 10% circa. Ma l’attività della polizia per e con i giovani, non è stata solo di contrasto ma anche divulgativa e formativa. Con lezioni sul bullismo e il cyber-bullismo nelle scuole anche elementari, si è cercato, insieme ai docenti, di “piantare dei semi” di conoscenza del mondo virtuale per garantire la navigazione “sicura” ed il rispetto delle norme a tutela delle fasce più deboli.
Dal personale della Divisione Anticrimine sono stati irrogati 240 Fogli di Via Obbligatori con divieto di ritorno nei Comuni della provincia di Ravenna per 3 anni a persone pericolose non residenti nel nostro territorio; mentre 292 sono state le persone sottoposte ad Avviso Orale su proposta anche delle altre forze dell’ordine.
Il Tribunale di Bologna, su proposta della Questura, ha emesso 6 sorveglianze speciali a carico di persone la cui condotta nel corso degli anni è stata ritenuta di particolare allarme sociale; mentre, sono stati irrogati 2 Dacur, cd. DASPO urbano.
Sono stati, altresì, emessi n. 29 ammonimenti sia per episodi di violenza domestica che per atti persecutori.
Nella provincia di Ravenna attualmente sono regolarmente soggiornanti 32.688 cittadini extracomunitari.
Nell’ultimo anno stati accompagnati alla frontiera 26 cittadini extracomunitari con gravissimi precedenti penali, 23 sono stati ristretti nei CPR e 96 gli stranieri espulsi del territorio nazionale con l’ordine del Questore.
Nei 24 mesi trascorsi sono state lavorate 1.389 richieste di Asilo, con un incremento del 35% nel 2019 rispetto al 2018.
In totale, le pratiche di permesso di soggiorno che sono state rigettate o revocate sono 194.
Intensa anche l’attività della Polizia Amministrativa nelle sue varie articolazioni, che si è concretizzata con il rilascio di 16000 passaporti con un incremento dei rilasci del 14%. Sono state anche rilasciate e rinnovate numerose autorizzazioni in materia di armi.
La Polizia Stradale, ha proceduto nel 2019 al controllo di 10.648 persone e 9498 i veicoli, contestato oltre 8960 infrazioni al Codice della Strada. Le persone arrestate sono state 19. Gli interventi di soccorso a favore degli utenti della strada sono stati 2.555.
La polizia ferroviaria di Ravenna e Faenza hanno identificato 6279 persone denunciandone 51 e sanzionando amministrativamente 136 passeggeri.
Nel 2019 è stato implementato il numero di poliziotti sia nell’ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico di Ravenna sia nei Commissariati di Faenza e Lugo che hanno garantito negli ultimi mesi un incremento di pattuglie sul territorio anche nelle fasce serali e notturne con ottimi risultati sia nell’attività di prevenzione che in quella di contrasto ai fenomeni delittuosi.
Certo ancora molto resta da fare ma molti sono da ringraziare, prima di tutto le donne e gli uomini della Polizia di Stato.