Giovedì 3 febbraio alla ore 18.00 nella splendida cornice di Sala D’Attorre a Ravenna (via Ponte Marino 2), il ravennate Andrea Balzani presenta il suo romanzo d’esordio “Non si muore in un giorno di festa” (Morellini ed.). L’autore ne parlerà con lo scrittore e sceneggiatore Giampiero Rigosi.
“Non si muore in un giorno di festa” è una storia nella storia. È in primo luogo la storia di un uomo, Jonny, un educatore paradossalmente viziato dall’alcol, un uomo solo vittima della sua insicurezza e che si troverà a lavorare in una squadra di traslocatori dal passato poco limpido: Aziz o “l’arabo”, Carmelo o “il nano” e Berto o “lo zoppo”. Tra i quattro uomini della squadra dell’Opera santa Giustina – un’associazione di carità fondata da un partigiano – primeggerà la figura di Luca Fanti, il nipote del vescovo Camillo Suzzi, incaricato dallo stesso Monsignore di tenere nascosto un terribile segreto risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Parallelamente questa è anche la storia della famiglia Levi, del libraio Beniamino, della moglie e dei figli Anna, Adriano e Sofia, vittime di quella furia fascista capace di trasformare gli amici in nemici, gli uomini in bestie. Proprio Sofia, attraverso i suoi diari, condurrà Jonny nel 1944 alla scoperta del suo passato, della profonda religiosità che la pervadeva e che le ha permesso di superare la morte del marito Loris, partigiano e poi giornalista de «L’Unità», e il timore de L’Ombra, quella presenza inquietante e invadente, quel segreto da non rivelare.
Infine, “Non si muore in un giorno di festa” – la cui trama trae spunto dal fortuito ritrovamento dell’autore dei diari di una donna realmente esistita, Sofia – è una rivendicazione della vita della donna, è una presa di coscienza di cosa significhi essere discriminati, ieri e oggi.