Risale al 31 gennaio scorso il comunicato con cui il Comune di Ravenna diede la notizia che la pineta Miserocchi, collocata tra l’abitato di Marina Romea e lo specchio acqueo della pialassa Baiona, sarebbe stata oggetto di un intervento di riqualificazione di quasi 51mila euro, per la valorizzazione dell’ecosistema “anche in funzione della promozione di un turismo naturalistico. Si tratta di un mosaico di ambienti prativi e alberati. Per la bellezza del paesaggio è molto apprezzata da famiglie in vacanza, escursionisti e birdwatcher. È infatti possibile passeggiare con la stessa comodità che solitamente si vive in un parco urbano, ma a stretto contatto con la naturalità dei luoghi. L’intervento consentirà di ottenere un duplice obiettivo: garantire la conservazione naturalistica del sito anche in proiezione futura ed elevare la qualità della fruizione turistica”. Il 2 aprile la notizia che l’intervento era terminato.
Il 24 giugno, un cittadino ravennate assiduo frequentatore di quei luoghi scrive però al servizio Tutela Ambiente e Territorio del Comune, che ha curato la riqualificazione della pineta, per “segnalare che, dopo il lavoro di ripristino fatto solo poche settimane fa, la situazione è di completo abbandono. L’erba è alta più di un metro e le piantine interrate si sono seccate per mancanza di acqua. Non so chi debba provvedere alla manutenzione, ma è necessario intervenire con urgenza”.
A ricostruire la vicenda è il capogruppo di Lista Per Ravenna – Polo Civico Popolare, Alvaro Ancisi, che riporta la risposta dell’amministrazione comunale: “Non ci sono soldi e quindi lo sfalcio e la manutenzione verranno fatti solo a settembre”.
Proprio a Lista per Ravenna si rivolge l’autore della segnalazione: “Se si considera che il ripristino della pineta è stato fatto solo poche settimane fa (tra l’altro in piena stagione di nidificazione, essendo all’interno del parco del Delta con divieto di qualsiasi attività dal 15 marzo al 15 luglio), c’è da rimanere a bocca aperta.
Tutta l’area (delineata in rosso nella mappa allegata) è frequentatissima da turisti, sportivi e persone che vogliono godersi la passeggiata lungo la pialassa, densamente fruita in questo periodo. Oltre all’incuria e al degrado che in piena stagione turistica il Comune di Ravenna ha il coraggio di mostrare, c’è il pericolo di incendio delle sterpaglie con conseguenze immaginabili, oltre al proliferare di insetti come le zanzare che nelle erbacce stazionano. Sentirsi dire che non ci sono soldi, dopo che sindaci e assessori si sono praticamente raddoppiati gli stipendi, fa letteralmente cadere le braccia. Vedere come vengono sperperati i soldi dei cittadini, invece, fa indignare”.
“La pineta Miserocchi fa parte del Parco regionale del Delta del Po e della Rete Natura 2000. L’intervento che vi è stato effettuato rientra nel più ampio programma di riqualificazione delle aree protette avviato dal Comune di Ravenna in collaborazione con il Parco del Delta del Po. L’applicazione delle misure di conservazione rientra nelle responsabilità che l’Unione europea assegna agli enti gestori al fine di proteggere habitat e specie di interesse comunitario” fa notare Alvaro Ancisi.
“Perdurando lo stato attuale di degrado, che vanifica la spesa effettuata, il Comune di Ravenna rischia perciò di essere sottoposto ad accertamenti da parte dell’Unione Europea, anche in relazione ai fondi che ha messo a disposizione.
Non ci è chiaro a chi spetti la manutenzione della pineta stessa (Comune? Ente Delta?…), informazione di cui facciamo richiesta al sindaco. Ma, in ogni caso, è sempre possibile che si incarichi l’azienda Azimut spa, gestore del verde pubblico comunale, perché esegua, nella Pineta Miserocchi, un intervento straordinario e urgente di sfalcio/rimozione delle erbacce e sterpaglie e di risanamento del verde in sofferenza. Potrà essere finanziato sul capitolo 15875 del bilancio comunale per il 2022, intestato a “Prestazioni servizi gestione verde”, di cui è all’ordine del giorno un aumento da 2.800.000 a 3.100.000 euro. Vi rientra anche una parte variabile, cioè eccedente il contratto standard con Azimut, dedicata appunto agli interventi non programmati, alla quale sono evidentemente rivolti i 300.000 euro aggiuntivi.
Chiedo comunque al sindaco se e come intende risolvere questa situazione disdicevole, visto che la Pineta Miserocchi è di proprietà comunale e i servizi del Comune dipendono da lui”.