Quando si progettò la pista ciclabile tra Classe e il borgo Romea Vecchia, richiesta da un ventennio, iscrivendola a bilancio nel 2014, realizzandola poi nel 2016, Lista per Ravenna contestò, in primo luogo, che venisse scorrettamente realizzata sul lato est di via Romea Vecchia, anziché su quello interno al paese, come aveva richiesto una petizione firmata da 280 cittadini del posto. Oltre ad essere meno costosa, dovendosi acquistare solo una leggera striscia di terreno agricolo, questa soluzione avrebbe risolto il problema della fognatura, utilizzando, per poi tombarlo, il pericoloso canale non protetto esistente a lato della strada, che aveva causato, anche mortalmente, svariati incidenti. Ne avrebbe tratto beneficio, in un secondo tempo, purtroppo ancora lontano, il completamento della ciclabile sulla restante metà di via Romea Vecchia, fino all’intersezione con via Marabina, strada del mare. Invocato da una nuova petizione presentata nei mesi scorsi dal Comitato cittadino di Classe, esso è infatti impedito, sul lato opposto, per una tratto di trenta metri, da un edificio privato posto sul ciglio stradale. Dimostrammo anche che non era vera la scusante data a tale scelta errata, giacché non esisteva e non esiste tuttora alcun vincolo archeologico sul lato ovest di via Romea Vecchia .
L’attuale petizione, discussa il 7 marzo scorso, ha però chiesto insistentemente, senza ricevere una risposta chiara, che venga rapidamente realizzata almeno la pubblica illuminazione sul tratto di via Romea Vecchia ancora privo di ciclabile. Il problema fu così sollevato da Lista per Ravenna il 23 marzo 2015, in un’interrogazione al sindaco: “Il progetto di ciclabile prevede la pubblica illuminazione su via Romea Vecchia solo da Classe a via Valvassori, lasciando al buio totale il restante tratto di 400 metri verso via Marabina e quindi verso Ravenna e i lidi, condannando dunque alla massima insicurezza ciclisti e pedoni, visto che non vi esistono né pista ciclo-pedonale né marciapiedi. Servono subito i lampioni necessari per completare l’intervento”. Di seguito le foto attuali della visuale stradale su questa via, rispettivamente di sera e di notte, nello stesso tratto.
Quando, il 31 luglio successivo, il consiglio comunale approvò la variante urbanistica per la realizzazione della pista ciclabile aggiunsi che i lampioni “si potrebbero finanziare con il prevedibile ribasso d’asta sull’appalto dei lavori per la pista ciclabile, anche se riguarda il tratto precedente della strada”. E il consigliere PD Andrea Tarroni, residente a Classe, confermò, per ultimo, che c’era “ stato accordo unanime per quanto riguarda la destinazione del probabile ribasso d’asta in sede di gara d’appalto a un intervento di illuminazione per il tratto di via Romea Vecchia tra via Marabina e via Valvassori”. Di quel consiglio, come pure della commissione, era stato parte attiva, per conto della giunta comunale, il tuttora assessore ai lavori pubblici e alla mobilità, Fagnani. Se quell’impegno fosse stato mantenuto, come tra gentiluomini, quei lampioni sarebbero stati accesi, al massimo, nel 2016, con lo stesso cantiere della pista ciclabile, come la legge consente nel caso di un aumento di spesa inferiore ad un quinto di quella originaria dell’appalto. Il ribasso d’asta sull’appalto della ciclabile è stato infatti del 18,06% su 256 mila, con un risparmio di 40.200 euro, più che sufficienti tutto compreso – da una verifica tecnica compiuta sommariamente – per installare, nella metà oscura di via Romea Vecchia, un lampione ogni 30 metri.
Le cambiali si pagano. Di qui la richiesta al sindaco che, a distanza di 4 o 5 anni, questa venga onorata subito. Essendo stato approvato, nell’aprile 2020, il piano comunale dell’illuminazione pubblica, gli interventi di nuove installazioni del quale, per un importo annuale di 500 mila euro, non sono stati ancora fissati per il 2021, chiedo dunque al sindaco che quello su via Romea Vecchia vi trovi posto. Mi rivolgo allo stesso tempo, per conoscenza, ai presidenti del consiglio territoriale di Ravenna Sud e del comitato cittadino di Classe, confidando che possano rafforzare, su base democratica, questa richiesta: operando il primo perché quest’opera sia inserita tra quelle prioritarie segnalate dal proprio consesso alla giunta comunale, il secondo perché rappresenti la volontà della cittadinanza di Classe di darvi urgente corso.