“Il 10 marzo 2022 fu celebrata, con una solenne cerimonia pubblica, la conclusione dei lavori di restauro e di riqualificazione della Porta Teguriense, riportata in luce eliminando la copertura che la occultava. L’intervento, del valore di circa 165.000 euro, è stato finanziato, per metà ciascuno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e dal Comune. Risalente al V-VI secolo d.C., antico ingresso alla città lungo le mura fra il Torrione e Porta Serrata nei pressi di San Vitale, Porta Teguriense fu detta anche Porta di Odoacre, in quanto gli Eruli, guidati dal loro leggendario re, entrarono di qui in Ravenna. La parte più avanzata e delineata di un percorso pedonale ad uso anche turistico, che, nei propositi dell’amministrazione comunale, dovrà collegare Porta Adriana con Porta Serrata e con la Rocca Brancaleone, è appunto quella in cui Porta Teguriense si trova al centro tra le Mura di San Vitale e quelle di Porta Serrata, nel giardino di via Mura di San Vitale dedicato a Teresa Gamba Guiccioli. Per poter ammirare l’antica porta da un punto di vista privilegiato, è stata per ultimo realizzata una passerella pedonale che collega il giardino alla porzione di mura tra via San Vitale e Largo Giustiniano.
Meritoriamente, la delegazione ravennate del Fondo Ambiente Italiano organizzò quindi, per il 12 marzo 2023, una serie di visite guidate, per un massimo di 20 persone a gruppo, “alla Porta Teguriense, antico accesso alla città”. Esponenti dell’Associazione Operai dell’Arte ne illustrarono, con un collegamento alle storiche mura circostanti, la storia, le caratteristiche architettoniche/funzionali e i pregevoli lavori di restauro appena compiuti.
Ben presto però, la Porta Teguriense, trascurata e abbandonata al degrado, come troppo spesso avviene in questa città, è precipitata in uno squallore, peggiore anche di quando era occultata, che ne sconsiglia ulteriori visite guidate. Dalla passerella pedonale si possono solo osservare (riferisce a Lista per Ravenna una concittadina cultrice delle memorie storiche di Ravenna) “sterpaglie altissime e rifiuti di tutti i tipi, decine di lattine, cartoni per la pizza (che tra l’altro favoriscono la proliferazione dei topi), sacchetti di indifferenziata e persino uno stendino per panni”.
Si deve perciò chiedere all’attuale sindaco, supplente di chi celebrò l’inaugurazione della Porta Teguriense restaurata, se, avendo peraltro mantenuto la delega assessorile alla Cultura e all’Alta Formazione Artistica, che esercita dall’ottobre 2021, egli intenda, previa visita oculare sul posto, porre rimedio a tanta vergogna.”