Dagli abitanti del posto, Lista per Ravenna ha raccolto le proteste e lo sconcerto sull’abbandono e sul degrado in cui versano alcune strutture dell’area sportiva comunale di Porto Corsini/Marina Romea e le aree poste intorno al depuratore Hera e agli orti per anziani, laddove sarebbe dovuto sorgere, nella pianificazione urbanistica, il “Parco della Valle”. Al riguardo, segnalazioni e richieste di intervento sono state più volte avanzate all’amministrazione comunale da parte delle Pro Loco di tali località e dal Comitato cittadino dei Lidi Nord.
Ex campo di tiro con l’arco
L’ex campo di tiro con l’arco, recintato ed attrezzato con duna, fognatura bianca e colonnine per luce ed acqua, è chiuso ed inutilizzato da quasi 15 anni. Nonostante siano state più volte inoltrate agli assessorati ed uffici Sport e Patrimonio richieste di utilizzo e proposte manutentive, la struttura è abbandonata a se stessa. Le sue recinzioni e pertinenze sono coperte da cespugli di spini alti quattro metri. Durante l’estate, il piazzale prospiciente l’entrata è occupato e l’accesso occluso dai camion e dalle carovane in sosta dei giostrai addetti agli spettacoli viaggianti. Una piccola parte dell’area viene sfalciata da un privato per la raccolta del fieno, ma ogni anno, causa l’avanzare dei cespugli di rovo (gli “spinaroni”), lo sfalcio si riduce e avanzano l’incuria e lo scadimento.
Aree verdi limitrofe al depuratore e agli orti pubblici
Stesso destino è riservato alle aree verdi limitrofe al depuratore di Hera e alla zona degli orti per anziani ed hobbisti, dove il Comune avrebbe dovuto realizzare una rivalutazione del verde grazie ad un accordo con l’Autorità Portuale stipulato quale risarcimento per l’avvenuto loro utilizzo come cassa di colmata dei fanghi portuali, poi dismessa. Per la riqualificazione della zona, la delibera della giunta comunale prevedeva, nell’agosto 1999, un contributo dell’ente portuale pari a 57 milioni di lire. Il Comune non ha mai dato seguito alla rivalutazione agreste di questa zona, nonostante la delibera fosse corredata con lo studio di un agronomo specialista. Oggi tali aree vengono sfalciate ed in parte coltivate ad erba medica da privati nelle parti libere dagli spinaroni o da altri impedimenti, che però ogni anno si riducono per il sopravanzare e la crescita dei rovi.
L’ideale sarebbe investire quei soldi, mai spesi allo scopo dall’amministrazione comunale, come annunciato dall’assessore di allora ai lavori pubblici, il compianto Gabrio Maraldi:
- uno sfalcio radicale degli spinaroni intorno al campo ex tiro con l’arco e lungo il bordo della strada bianca realizzata dall’ENI a fianco dei campi da tennis e da calcetto e del centro equestre “Cavallo Felice” per l’accesso ai pozzi di coltivazione metanifera;
- realizzazione di un laghetto con parco verde a tema, a fianco degli orti e del depuratore Hera (che ormai ha solo funzione di spinta, essendo collegato con quello principale di Ravenna), così da attuarvi finalmente il vagheggiato Parco della Valle, previsto nel progetto dell’arch. Polacco vincitore del concorso di idee avutosi all’inizio di questo millennio.
Ritenendo doveroso che l’amministrazione comunale riscatti questa zona verde – fondamentale per la decenza civile e paesaggistica di Marina Romea/Porto Corsini e per la sua fruibilità ad uno sociale e turistico – dal disdoro in cui essa stessa l’ha precipitata, causa anche il tradimento degli impegni assunti con le popolazioni stesse interessate, chiedo al sindaco se intende dare seguito alle richieste qui sopra formulate, in che modo e con quali tempi di esecuzione.