“È di dominio pubblico che una qualificata società privata è interessata a realizzare col Comune di Ravenna un project financing (operazione di finanziamento a lungo termine di un progetto, in questo caso di un’opera pubblica) per costruire una nuova piscina comunale al posto di quella attuale. La proposta, sostenuta molto favorevolmente dalla Federazione Italiana Nuovo (FIN) nazionale e regionale, nonché da varie società attive in campo natatorio, come Libertas e Imola Nuoto, e della quale si è dichiarato entusiasta Fabio Scozzoli, nuotatore lughese campione mondiale ed europeo, che a Ravenna si allena. Al posto delle vasche esistenti da 50 e 25 metri, il progetto ne prevede altrettante da 50 metri, per dieci e otto corsie, realizzate con le tecnologie più avanzate affinché, dotate di pontili mobili, possano essere divise in vasche da 25 a seconda degli usi necessari, modificando anche la lunghezza delle singole corsie. Una di queste vasche potrebbe ospitare manifestazioni di portata olimpica. Ufficialmente non se ne ha conferma, ma logica dice che la proposta è già stata presentata. Il Comune di Ravenna è obbligato a valutarla in confronto con l’altro project financing presentato dalla società Arco Lavori, che ancora non è stato approvato perché la giunta comunale ha chiesto di prevedere non più solo l’abbattimento e la riqualificazione della vecchia piscina, bensì la costruzione di un secondo impianto da 50 metri e dieci corsie su un terreno contiguo acquisito dall’Amministrazione comunale” afferma così Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.
“Lista per Ravenna, storica oppositrice della pessima manutenzione e malagestione che la piscina comunale subisce, con enorme spreco di denaro pubblico, da almeno venti’anni e tuttora, ha contestato, come tutta l’opposizione, il comportamento che la giunta comunale ha tenuto su tale progetto. Ora si impone il dovere ineludibile di azzerare tutto, scegliendo, se conveniente per l’interesse pubblico e con la trasparenza finora mancata, il project financing migliore. È comunque certo che le due proposte (o anche altre se ce ne fossero) devono essere valutate alla pari, senza alcun diritto di primogenitura, precedenza o prelazione” continua Ancisi.
“Lo insegna un altro project financing della stessa Arco Lavori in raggruppamento con altre società, non pubblicizzato ma non sfuggito al controllo insistente di Lista per Ravenna. Presentato nell’ormai lontano 2018, mirava ad una concessione di gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Ravenna, per un periodo di 15 anni, “improntata all’attuazione di una politica di miglioramento continuo, finalizzata al risparmio energetico”. Avrebbe comportato a carico del Comune il versamento di 57 milioni di euro (3,8 l’anno) al gestore privato. Prorogandosi oltre il lecito, con relative proroghe, lo scaduto appalto di manutenzione degli immobili comunali in capo alla stessa Arco Lavori, sono agli atti i richiami di Lista per Ravenna ad accelerare una seria ed approfondita valutazione dei dichiarati vantaggi che il project financing avrebbe procurato all’amministrazione comunale rispetto all’indizione di una nuova gara d’appalto aperta in campo europeo. Di qui la successiva determinazione dirigenziale che il 14 marzo 2019 ha commissionato la valutazione tecnico-economica del progetto ad una delle migliori società italiane di consulenza e investimento. La relazione prodotta (le cui conclusioni mi riservo eventualmente di produrre) stabilisce la respingere la proposta, perché produttrice di utili eccessivi per la parte privata a danno delle casse comunali, ma anche di potenziali rischi notevoli per il Comune. La giunta comunale non ha potuto che prenderne atto in questi giorni. So di doverne ringraziare la dirigenza tecnica del Comune che ha operato in autonomia da quella politica, come deve essere nell’espletamento delle proprie funzioni gestionali Ora si farà una gara d’appalto, a cui Arco Lavori potrà concorrere con altri” dichiara Alvaro Ancisi.
“Magari si fosse fatto così anche con la prima versione del project financing di Arco Lavori sulla piscina, l’approvazione del cui studio di fattibilità, condotto dagli uffici comunali in solitudine nonostante la complessità della valutazione, è stata aspramente giudicata inattendibile da Lista per Ravenna. Questa esperienza induce quindi la seguente richiesta: nel caso che il project financing per la piscina comunale resti unico anche nella seconda futura versione, oppure occorra valutarlo (come appare scontato) insieme ad almeno un altro, il sindaco conviene che gli uffici tecnici comunali accerti il prevalente interesse pubblico di quanto proposto avvalendosi di una consulenza tecnica esterna da parte di un’impresa di massima specializzazione, preferibilmente selezionata con una procedura ad evidenza pubblica?” conclude Alvaro Ancisi.