Per fortuna, il tremendo ennesimo incidente capitato stanotte ad Osteria, nell’intersezione tra via Dismano e via Lunga, non aggiungerà morti all’elenco tragico delle collisioni avvenute ininterrottamente da anni su questo incrocio. È senz’altro il più maledetto della viabilità ravennate, dopoché quello tra la tangenziale della città e via Ravegnana è uscito da tale indegna classifica grazie all’installazione di una rotonda, certo più piccola di quanto richiederebbe la norma, tuttavia largamente salvifica. Restano comunque sulla coscienza delle amministrazioni comunale e provinciale le persone ferite, ma non in pericolo di vita, tre trasportate al Santa Maria delle Croci di Ravenna e quattro al Bufalini di Cesena, e i danni subiti dalle due vetture che si sono scontrate violentemente finendo a ruote all’aria davanti alla Caffetteria Mancini, e anche da uno scooter parcheggiato nei pressi, fortunosamente senza occupanti. Lo possiamo dire a gran voce solamente riassumendo la storia “politica”, lunga e incessante, di quasi tre anni di battaglie (dal 31 gennaio 2020 al 13 settembre 2022) condotte al riguardo in Consiglio comunale con sette interrogazioni al sindaco, culminate il 22 agosto in una formale diffida ad ottenere una risposta definitiva. Conoscendo bene la pericolosità di questo crocevia a raso tra due strade provinciali, soggette ad un traffico intenso, soprattutto diretto a Mirabilandia e ai lidi sud di Ravenna, e attestata dai suoi dati di sinistrosità, anche grave, finanche mortale, registrati dalla Polizia locale di Ravenna e dal 118, , Lista per Ravenna ha portato avanti con insistenza la proposta, già formulata dal Comitato cittadino locale, di realizzarvi una rotonda, attivando allo scopo un accordo tra la Provincia, proprietaria delle due strade, e il Comune di Ravenna, di cui esse attraversano un suo centro abitato, affinché se ne ripartissero i compiti e gli oneri.
Il 9 novembre 2020, sembrò farsi un bel passo in avanti quando l’assessore ai lavori pubblici ci comunicò che: “La Provincia ha sviluppato un progetto di fattibilità che prevede una rotatoria eccentrica di diametro esterno di 35 metri con una previsione di costo di circa 200.000 euro. […] Si allega lo schema planimetrico del progetto effettuato dalla Provincia”. Il 10 gennaio 2021, alla richiesta di conoscere il seguito dei fatti, l’assessore stesso ci rispose che: “Il tavolo tra il Comune di Ravenna e la Provincia per individuare i lavori di competenza di entrambi gli Enti ha avuto inizio i primi di novembre. L’intenzione dei due Enti è di stipulare un accordo quadro. Gli interventi oggetto dell’accordo quadro saranno declarati entro gennaio 2021. Sarà mia premura informarLa degli sviluppi”. Informazione mai ricevuta.
Sembrava fatta, quando però, nell’aprile 2022, a fine Quaresima, fu installato un plinto, a 250 metri dall’incrocio venendo da Ravenna, destinato di lì a poco a sostenere un autovelox fisso 24 ore. Non sembrando la soluzione definitiva, obiettammo che sarebbe spesso servito a far sollevare qualche pedale destro delle auto quanto basta per non superare i 70 chilometri orari prescritti fuori del centro abitato, spingendolo però ben oltre immediatamente dopo, arrivando così all’incrocio a tutta birra, dove la visibilità degli arrivi laterali è largamente ostruita e allora “si salvi chi può”. Il 13 settembre, ottenemmo risposta alla richiesta di capire se, come speravamo, il progetto della rotonda sarebbe stato comunque realizzato, ma la risposta, dataci dal vicesindaco (discussione visibile qui: https://cloud.comune.ra.it/owncloud/s/OndtM5pwARNSOLA), in veste di assessore alla sicurezza, fu negativa, sostanzialmente perché, a suo dire, la rotonda, fattibile secondo il progetto tecnico della Provincia, ma troppo ristretta, comporterebbe il rischio che, intrapresa a forte velocità, le auto andassero a sbattere proprio nella Caffetteria Mancini. Secondo il vicesindaco si sarebbe dunque atteso di conoscere quali benefici avrebbe portato l’autovelox per capire se riprendere o no la realizzazione della rotonda.
A noi pare che la rotonda induca comunque una maggiore possibilità di attenzione e di rallentamento rispetto al mantenimento di un incrocio a raso. La mezza strage di ieri notte è più che eloquente al riguardo. Sappiamo che il Comitato cittadino e la popolazione locale, e magari anche la Caffetteria Mancini, sentano la propria sicurezza più garantita dalla rotonda di cui già esiste il progetto, ad un costo relativamente modesto. Chiedo perciò al sindaco e presidente della Provincia, a prescindere dagli assessori a cui di volta in volta egli delega la risposta da dare in Consiglio comunale, quale sia l’opinione sua e della propria giunta comunale all’invocazione incessante: questa rotonda all’incrocio tra la via Dismano e la via Lunga la volete fare o no? Aspettare ulteriormente porrebbe seriamente, date le premesse di cui sopra, anche il problema delle responsabilità civili, e non solo.