È pervenuta a Lista per Ravenna una segnalazione sul “grave stato di degrado in cui verte un ampio tratto della pubblica via Chiavica Romea in Ravenna”, con la richiesta di “intervenire urgentemente presso le ‘distratte’ competenti autorità preposte, affinché prendano i necessari e non ulteriormente rinviabili provvedimenti”.
Il tratto in questione è posto in angolo con viale Mattei, tra la rotonda dei Mosaicisti e via Gallipoli, in direzione del centro urbano, ed è affiancato da principio, sul lato destro, dal quartiere San Giuseppe (ex villaggio Anic). Sul lato sinistro, fino alla linea ferroviaria merci che attraversa la strada, la Giunta comunale presieduta dal sindaco de Pascale ha approvato il 21 dicembre 2021 la realizzazione di un Piano Urbanistico Attuativo (PUA). Grazie a questo, un’area agricola di 3,2 ettari sarà lottizzata per costruirvi un complesso composto da quattro edifici commerciali con superficie totale di vendita pari a 5.000 metri quadrati di cui circa 2.000 per generi alimentari, distribuiti in almeno due medio-grandi strutture, pubblici esercizi, negozi di vicinato, ecc. Condivisibile o no la scelta urbanistica, s’immagina un progetto architettonico pregevole e avanzato, destinato però ad impattare su una via Chiavica Romea molto degradata e pericolosa, soprattutto per i ciclisti e i pedoni che percorrono numerosi la fascia stradale laterale e il poco o niente che resta del marciapiedi.
In pratica, il cordolo, dove ancora esistente, che dovrebbe delimitare e separare il marciapiedi dalla carreggiata, non assolve più a questa fondamentale e irrinunciabile funzione, essendo ormai tutt’uno col marciapiedi. Apparendo spesso come una riga stradale, lascia immaginare una doppia carreggiata percorribile dalle auto. I conducenti, viaggiando spesso ad alta velocità, neppure si accorgono di avere due ruote su un marciapiedi. Andando più avanti, oltre alla mancanza del cordolo, ci pensano le radici degli alberi sporgenti a rendere il percorso degno di un Camel Trophy.
Questa situazione termina di colpo all’altezza dell’intersezione con la laterale via Gallipoli, casualmente all’altezza più o meno del nido “Hera dei bimbi” (ora diventato “Era dei bimbi”). Da qui in poi si entra infatti in un mondo quasi perfetto, con il cordolo delimitatore del marciapiede ben rialzato e soprattutto ben segnalato e visibile tramite la segnaletica orizzontale di color giallo richiesta dalle norme, visibile anche di notte.
Sembra evidente la necessità che il Comune disponga il risanamento del tratto di via Chiavica Romea in questione, al fine di renderlo agibile e sicuro per la circolazione stradale, in particolare per i pedoni e i ciclisti. In tal modo, potranno cogliersi anche due altri obiettivi: renderlo omogeneo, in quanto a qualità del servizio reso, al tratto successivo di via Chiavica Romea; predisporlo ad offrirsi in modo degno alle innovazioni urbanistiche che dovessero verificarsi – discutibili o no – sul terreno vergine esistente sul suo fianco sinistro, lato est.