“Martedì scorso 12 dicembre, ho presentato al dirigente comunale dello Sportello Unico per le Attività Produttive ed economiche (SUAP) un’istanza di accesso agli atti, protocollata col n. 259831, chiedendogli di “fornirmi copia degli atti istruttori ed autorizzativi che legittimino l’esercizio delle attività di pubblico spettacolo programmate per i giorni 15 e 16 dicembre prossimi all’interno del Mercato coperto di piazza Andrea Costa e che ne abbiano legittimato quelle avvenute in precedenza”. Ho allegato all’istanza copia degli annunci diffusi per le serate di venerdì 15: “Show in terrazza”, per “cenare, cantare e ballare”, e quella di sabato 16: “Live show” per “Musica e cena […] nella taverna più famosa del mondo dove tutti possono cantare e ballare!”. Ho allegato anche tre foto estratte da immagini pubblicate sui social in occasione di analoghi pubblici spettacoli in atto da anni presso il Mercato coperto stesso, che ne mostrano il soppalco addobbato con degli scenari e clamorosamente sovraffollato dalle persone, a rischio notevole della loro sicurezza in caso di incidenti o imprevisti.
Nella risposta pervenutami dal dirigente del SUAP si legge che, successivamente alla mia istanza, egli ha disposto, con atto n. 260241 del giorno stesso, l’“immediata sospensione per motivi di sicurezza dell’intrattenimento danzante e dell’installazione degli scenari”. Ho ricevuto ovviamente anche copia dell’autorizzazione rilasciata dal SUAP il 9 ottobre 2020 a tempo indeterminato, per l’esercizio di pubblici spettacoli da svolgersi nel soppalco del Mercato coperto per una capienza massima di 200 persone, con l’obbligo di garantire un idoneo sistema per verificare il rispetto di tale capienza. Nell’ulteriore documentazione trasmessami si legge inoltre, tra l’altro, che: 1) “il locale di pubblico spettacolo, di modesta estensione (circa 190 mq) posto al primo piano […] risulta destinato ad intrattenimento e/o riunione/convegni, con assenza dell’attività danzante e con assenza di scenari”;
2) occorre controllare l’esistenza del “sistema di controllo degli accessi per non superare la capienza dell’area di pubblico spettacolo e di quella dell’intero piano primo, in cui è prevista una capienza massima ammissibile di 336 persone complessivamente”; 3) “ove il carico d’incendio superi il valore dichiarato, pari a 200Mj/mq” deve “essere installato impianto automatico di tipo sprinkler”; 4) deve “essere assicurata la presenza, durante l’apertura al pubblico del locale, di quattro addetti antincendio per l’attività commerciale nonché di ulteriori due addetti per l’attività di pubblico spettacolo, tutti muniti di attestato di idoneità”, ecc.
Per il 21 dicembre, il Comune ha per la prima volta convocato, “con carattere di urgenza per le superiori ragioni di sicurezza”, una seduta della Commissione Tecnica di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo presso il Mercato coperto stesso, per esame della documentazione e contestuale sopralluogo, al fine di “definire le varie configurazioni standard con le relative capienze ed il sistema di controllo degli accessi per non superare la capienza dell’area di pubblico spettacolo e di quella dell’intero piano primo, nonché di valutare le altre criticità segnalate dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco […]”. D’altra parte, nell’autorizzazione stessa rilasciata per l’attività di pubblico spettacolo, è scritto che essa “può essere sempre sospesa o revocata per motivi di ordine e sicurezza pubblica o per abuso da parte del concessionario”, evidentemente quindi constatati nel caso in questione.
- Preso atto della gravità di quanto sopra esposto e di come sembri non sia stato effettuato, negli anni di validità dell’autorizzazione, controllo alcuno che rilevasse tempestivamente eventuali irregolarità o trasgressioni, così da intervenire d’urgenza onde evitare potenziali situazioni critiche “per le superiori ragioni di sicurezza”, chiedo al sindaco di riferire come ciò sia potuto accadere e come la propria Giunta intenda operare per porvi rimedio ed impedire che ciò abbia a ripetersi ovunque, non certo per limitare a giovani e meno giovani modalità d’intrattenimento piacevole e divertente del loro tempo libero, quanto perché non ne sia messa a rischio rilevante la sicurezza.
- Chiedo inoltre perché l’amministrazione comunale non abbia, per giustificate ragioni di pubblico interesse, informato la cittadinanza dell’atto di parziale sospensione dell’autorizzazione in questione, tanto che, nella nottata di venerdì scorso, lo spettacolo pubblico programmato si è svolto ugualmente, come dimostrato da riprese video che trasmetto a parte, nei modi vietati dal provvedimento (“intrattenimento danzante e installazione degli scenari”), configurandosi perciò l’ipotesi di cui all’art. 650 del codice penale. Per le stesse ragioni, do informazione pubblica dell’atto presente, oltre a trasmetterne copia al Prefetto e alla Polizia Locale di Ravenna.”