“Giovedì 20 aprile, G.B. scrive a Lista per Ravenna: “Avete notizie sulla tempistica di riparazione del semaforo di via Trieste, angolo via Lanciani? È da tempo che non funziona. Il primo giorno era presente una pattuglia della Polizia Locale, poi nulla. Provenendo da via Lanciani, immettersi in via Trieste direzione centro città, risulta estremamente pericoloso per scarsa visibilità dovuta agli alberi”. Ho girato immediatamente il messaggio al responsabile dell’ufficio comunale “Illuminazione pubblica, semafori e nuove tecnologie”. Ero ancora in attesa di un cenno almeno di riscontro, quando, nel primo mattino del 27 aprile, passata inutilmente una settimana, G.B. (altra persona, residente sul lato opposto di via Trieste) ci scrive: “Da più di due settimane non funziona il semaforo qui all’incrocio con via Trieste. Abbiamo telefonato in tanti ripetutamente. Stamattina ho telefonato di nuovo anch’io. Mi hanno detto che passerà ancora una decina di giorni. Mi sembra una cosa assurda. Non un cartello su via Trieste che segnali di rallentare, mai un vigile nelle ore di punta per dar modo a chi esce da via Perilli o da via Lanciani di passare l’incrocio o di svoltare a sinistra senza rischiare. I negozi all’angolo sentono spesso frenate ed è già molto che non sentano il botto. Da tener conto che fra qualche giorno chiude il ponte mobile”.
Proprio così. È stata l’amministrazione comunale ad avvisare la cittadinanza, sollevando rimostranze per il periodo scelto, a stagione turistica già in corso, che: “Il ponte mobile sul canale Candiano a Ravenna necessita di un intervento di manutenzione che richiederà la chiusura completa al transito per un mese. I lavori partiranno l’8 maggio. I documenti ufficiali prevedono la chiusura fino all’8 giugno […]. Le statistiche dicono che sul ponte transitano in media circa duemila veicoli ogni giorno tra auto e camion”. A questo punto, cambiando tono e destinatari, mi sono rivolto ai dirigenti dell’area Infrastrutture civili e del servizio Strade, ricevendo da quest’ultimo, a breve giro di posta, il seguente messaggio: “È un problema a noi noto. Purtroppo si è rotta una centralina di una vecchia serie di impianti semaforici ora non più in produzione. Il concessionario della Illuminazione pubblica, CPL Concordia, ne ha ordinato una nuova da altro fornitore, ma compatibile. Ora, dalle ultime informazioni, mi dicono che per la chiusura del ponte tale impianto sarà ripristinato. La aggiorno speranzoso di confermarle che per la fine della prossima settimana sarà di nuovo tutto in funzione”.
Da un appalto ventennale da 38 milioni di euro, giunto ormai a metà strada, per l’illuminazione pubblica del Comune di Ravenna, avremmo potuto aspettarci la capacità di prevedere e fronteggiare tempestivamente la probabile esigenza, anche improvvisa, di sostituire impianti decrepiti. Ma sconcerta che l’amministrazione comunale non abbia informato correttamente la città di quanto è successo e si sta prolungando, almeno per richiamare l’attenzione sull’insicurezza, in assenza di semaforo, di un incrocio altamente rischioso, come questo su via Trieste. Come pure l’assenza di una qualsiasi coordinamento tra diversi servizi (Strade, Mobilità e Viabilità, Polizia Locale…) che avrebbe potuto e potrebbe ridurne l’impatto sul transito veicolare, ad esempio introducendo segnali di rallentamento o di pericolo, provvisoriamente il limite dei 30 km/h, e regolando il traffico con vigili urbani, com’erano una volta, nelle ore di punta.”