“Riprendo il messaggio del 5 ottobre scorso ricevuto da Cinzia Pasi, a nome del Comitato cittadino di Roncalceci, a cui sono seguiti vari messaggi degli ultimi giorni inviati a Lista per Ravenna da cittadini di Roncalceci, da cui le foto allegate, per chiedere al sindaco risposta alle domande conseguenti ai capitoli seguenti.
- Sarebbero dovuti durare tre mesi, sfruttando il periodo estivo, i lavori di rifacimento dell’ormai famosissimo ponte sulla Via Pugliese di Roncalceci. Il vetusto manufatto, che già nella alluvione del 1996 aveva dovuto sostenere il peso delle grandi pompe, non ha retto a quello dei mezzi di soccorso e grandi idrovore giunte da altre regioni che hanno contribuito a ‘liberare’ Roncalceci e zone limitrofe dalla grande quantità di acqua che a maggio del 2023 ha inondato e sommerso le nostre località, abitazioni e terreni, arrecando ingenti danni. Il cantiere sarebbe dovuto terminare il 22 settembre scorso, come dichiarato dal grande cartello posto a margine del cantiere. Purtroppo, come si evince dalle foto scattate pochi giorni orsono, nonostante le rassicurazioni, i lavori sembrerebbero ben lontani dall’essere terminati. Manufatti in cemento posati con a lato grandi scavi ancora aperti, argini del canale che appaiono ancora sventrati. Risultato: il nostro territorio, dopo un anno e mezzo dalla chiusura della Via Pugliese, risulta ancora isolato. Si narra in paese di operai solitari a presidiare il cantiere e di intoppi comparsi strada facendo. Domanda: come si spiegano i ritardi di cui sopra e l’inadeguata eventuale gestione del cantiere?
I recenti fatti alluvionali che hanno interessato pesantemente questo territorio, gli alti livelli raggiunti dai fiumi e dai corsi d’acqua negli ultimi giorni, i continui stati di allerta rossa creano stress, grandi timori e preoccupazione nei cittadini e nei residenti. Domande: cosa potrebbe accadere a questo territorio in caso di piena dei canali Lama e Fossatone che in via Pugliese corrono paralleli?; con tale opera incompiuta, cosa potrebbe accadere se si ripresentasse una situazione critica come quella accaduta a maggio 2023? considerato l’attuale stato del cantiere, come potrebbero operare i necessari ed indispensabili mezzi di soccorso ed idrovore?”