“LA PETIZIONE – Il 20 gennaio scorso, la commissione Lavori pubblici e Ambiente del Comune di Ravenna ha discusso la petizione, firmata da 383 cittadini, volta a riformare una parte della circolazione stradale tra le vie Mario Montanari e San Mama. A seguito della modifica della viabilità in via Ravegnana, con la creazione di una pista ciclabile, e in vicolo Plazzi, con l’istituzione di un nuovo senso di marcia da via Ravegnana a via San Mama, il traffico che prima scorreva verso direttrici esterne (via Berlinguer) o comunque idonee (via Cassino), è infatti aumentato considerevolmente, tanto che strade nate per il transito lento dei residentora funzionano come strade di collegamento interurbano per non residenti. Via Mario Pasi, un tratto di via Lametta e la via Oslavia sono infatti diventate, per gli automobilisti provenienti dalle vie Ravegnana/Bassano del Grappa, arterie di scorrimento veloce verso le vie Mario Montanari, Randi e Circonvallazione al Molino. Soprattutto nelle ore di punta, è pericoloso percorrere queste vie in bicicletta o scendere su strada da aree private e viceversa, nonostante siano situate in una zona dove vige il limite di velocità di 30 chilometri l’ora. Per porre rimedio a tali sconvenienze, i residenti, studiata attentamente la situazione, avevano chiesto di introdurre il senso unico di marcia in via Oslavia e in via Col di Lana, da via San Mama verso via Mario Montanari, e in via Mario Pasi e via Monte Sabotino nella direzione contraria, da via Mario Montanari verso via S.Mama (vedi schema grafico).
RISPOSTA DEL COMUNE – La richiesta della petizione è stata di fatto respinta dal servizio Mobilità del Comune, secondo cui “lo schema attuale crea un percorso tortuoso che, in qualche modo, aiuta a limitare la velocità”, mentre “lo schema proposto dalla petizione andrebbe addirittura ad aumentare la velocità per chi percorre questo itinerario. Non solo. “Potrebbe contribuire pure ad accrescere i ‘flussi di attraversamento’, che interessano le persone che cercano itinerari più veloci, ma che finiscono col ‘disturbare’ le zone residenziali, con potenziale incremento della pericolosità”. uindi, “è più corretto mantenere gli attuali schemi di circolazione, con i sensi unici presenti, e introdurre, al limite, elementi che rallentino le velocità dei veicoli: pensiamo, ad esempio, all’introduzione di restringimenti a metà della strada in via Montanari”.
INTERROGAZIONE AL SINDACO – Con un’interrogazione al sindaco presentata il 14 aprile scorso al sindaco (allegata), ho sottoposto alla Giunta comunale la replica che il primo firmatario della petizione, Adriano Pasqualone, ha inteso in tal modo sollevare, con la scorta di cinque disegni grafici, auspicando, a nome degli altri firmatari, un ripensamento. Questa la sintesi: “Lo schema circolatorio vigente non scoraggia, bensì favorisce l’immissione, all’interno di una zona 30 residenziale (via Pasi, parte di via Lametta e via Oslavia) di un intenso e pericoloso flusso veicolare, proveniente dall’incrocio di via Plazzi. Nelle ore di punta si è rilevato il transito di circa 200 veicoli/ora, dato peraltro in costante aumento. Attualmente il collegamento fra la via Montanari e la via San Mama è assicurato dalla direttrice via Monte Sabotino -via Lametta- via Col di lana, flusso veicolare di lieve entità. Secondo la nostra proposta, cioè il collegamento da via Montanari a via San Mama, con inversione del senso di marcia in via Pasi, il traffico, attualmente poco significativo, si ridurrebbe ulteriormente, considerato che i veicoli non potranno più impegnare l’incrocio di via Plazzi ed immettersi sulla via Ravegnana, ma potranno solamente svoltare a destra, lungo via San Mama. Allo stesso modo non si comprende come l’inversione del senso di marcia in via Col di Lana possa produrre un aumento del flusso veicolare, visto che questa strada sarebbe percorsa unicamente da coloro che provengono dal Borgo San Rocco diretti in via Montanari, e non investita dalla massa di traffico proveniente dall’incrocio di via Plazzi. Le soluzioni da noi proposte avrebbero invece un effetto positivo in termini di riduzione del traffico nel pericoloso incrocio di via Plazzi, giacché, in entrambe le direttrici, i veicoli non lo impegnerebbero più”.
Da quanto sopra deriva innanzitutto l’opportunità di un incontro tra una rappresentanza dei cittadini sottoscrittori della petizione e l’assessore alla Mobilità, tramite anche un sopralluogo congiunto sul posto, al fine di ricercare una soluzione per la cui definizione sia almeno adottato un metodo di lavoro condiviso. Circa la disponibilità della Giunta comunale al riguardo, ho di conseguenza interrogato la disponibilità del sindaco.”