Da troppo tempo non vengono dirottati su Ravenna investimenti significativi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Anas e delle Ferrovie dello Stato. Anche la Regione si  è molto dimenticata della nostra città, grazie anche all’insipienza della classe politica che l’ha governata. 

LE INFRASTRUTTURE STRADALI – Si parla all’infinito della E55 tra Ravenna e Mestre di cui non esiste nemmeno uno studio di fattibilità. Lista per Ravenna sosterrà le alternative più ragionevoli, fattibili nei cinque anni del prossimo mandato elettorale. Serve dunque con la massima urgenza il completamento della superstrada Ravenna/Ferrara,  da cui, attraverso l’A13, ci si collega in autostrada con tutto il nord-est, italiano ed europeo. Già realizzata per la gran parte, mancano soltanto i due tratti tra Ravenna ed Alfonsine e tra Taglio Corelli e Ponte Bastia. Si risolverebbe anche la grave emergenza di Camerlona, Mezzano e Glorie, attraversate, molto pericolosamente e con pesante inquinamento atmosferico ed acustico, dalla via Reale. La Romea 309 e l’Adriatica tra Ravenna e Ferrara potrebbero così essere vietate al traffico pesante. Quello leggero di mero attraversamento si sposterebbe inevitabilmente sul percorso superstradale. La variante dell’Adriatica tra Fosso Ghiaia eMirabilandia viene di conseguenza. Sulla superstrada Ravenna/Ferrara, e non più sulla Romea, dovrà essere convogliato il traffico stradale di attraversamento dell’Italia sulla dorsale orientale, oggi imbottigliato disastrosamente tra la Classicana e le vecchie Adriatica e Romea 309. Occorrerà assolutamente sistemare l’E45, da riassestare fin dalle fondamenta nel tratto Cesena-Ravenna, e ricostruire la tangenziale Classicana, perché la connessione sia scorrevole e funzionale.  Il collegamento con Forlì lungo la statale Ravegnana è indegno. Nel prossimo mandato 2021-2026 dovrà esserne realizzato l’annunciato progetto di ristrutturazione, ampliamento e messa in sicurezza.

LE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE

Sia per il trasporto passeggeri che per il trasporto merci, priorità assoluta delle infrastrutture ferroviarie è il raddoppio della linea ferroviaria Ravenna-Bologna nei tratti mancanti della nostra provincia. Vanno potenziate le linee ferroviarie con Ferrara, Rimini e Verona, migliorandone la qualità del servizio. La linea che collega Faenza e Firenze è ancora quella militare, pur essendo passati più di 70 anni. La Regione ha ignorato l’importanza di tale linea ferroviaria se ammodernata e funzionale. L’Amministrazione comunale di Ravenna deve sostenere con forza questo obiettivo. Ilamministrative

risvolto sul tessuto economico e lavorativo ravennate sarebbe notevole a beneficio sia dell’area portuale che dell’indotto turistico.

Perché quanto sopra abbia un senso compiuto, a partire dalla nostra città portuale, è indispensabile un by-pass stradale e ferroviario del Canale Candiano.

AEROPORTI – Aeroporti naturali per Ravenna sono quelli di Bologna e Forlì, che richiedono di essere collegati alla nostra città con servizi bus diretti e frequenti, sul presupposto della suddetta ristrutturazione della statale Ravegnana, che ne garantisca scorrevolezza e sicurezza. Non vanno esclusi accordi su progetti specifici con Rimini.

La viabilità provinciale e comunaleDue milioni l’anno per cinque anni, sia per la Provincia (emanazione comunale) che per il Comune di Ravenna, dovranno essere riservati, nei loro piani d’investimento, per opere di manutenzione straordinaria volte a risanarne le strade che si trovano in condizioni disastrose di tenuta e di sicurezza. Priorità assoluta è l’eliminazione, per cessata loro ragione, dei cartelli di degrado (soprattutto “da radici”) che le infestano.

La viabilità ciclo-pedonaleAltri due milioni l’anno dovranno essere destinati dai due enti a realizzare vere e proprie reti di percorsi ciclo-pedonali senza interruzioni che colleghino radialmente le tangenziali di Ravenna col centro città dai vari punti cardinali, la città col litorale e il litorale da Casal Borsetti a Lido di Savio, nonché le frazioni situate sulle strade provinciali e statali tra loro e col capoluogo, sfruttando ove possibile, con finalità anche naturalistiche e turistiche, gli argini dei fiumi. Priorità assumono, nel ravennate, il collegamento diretto di Madonna dell’Albero con Ravenna, di Ravenna con Porto Fuori, di Classe con Fosso Ghiaia e Mirabilandia, di Classe con via Marabina, di San Michele con Fornace Zarattini.