Lista per Ravenna riconosce che tutti i cittadini meritano almeno considerazione e rispetto dalla propria amministrazione comunale, che risiedano nel centro storico o in una grande lottizzazione o in aperta campagna, giacché tutti, avendo parità di doveri, devono avere parità di diritti. Tanto più se vivono e lavorano per la comunità in condizioni di servizio pubblico ostiche.
La premessa è d’obbligo perché l’invocazione a questa parità ci proviene dagli abitanti di via Capitania. Strada cunicolo (mediamente larga 2,8 metri), attraversa, per un chilometro e poco più, i terreni agricoli del mezzanese posti tra via Zuccherificio, a breve distanza da Torri di Mezzano, e via Argini, parallela della più conosciuta e molto trafficata via Cerba. È attraversata a sua volta, passando sotto un ponte, da un canale di irrigazione che, partendo da via Cerba, porta acqua ai terreni agricoli circostanti, arrivando fino a Piangipane.
LA STORIA – È una strada ultracentenaria, che ha vissuto tempi gloriosi per l’economia ravennate in epoca contemporanea, quando, sotto la proprietà della società Eridania, e non essendo ancora completata via Cerbia, serviva come collegamento unico tra via Argini e via Zuccherificio, a servizio dello stabilimento collocato a Mezzano su questa strada, e non solo. Nel 1980, il ponte è stato rifatto nuovo, a spese di Eridania. Vi transitavano mezzi di trasporto senza nessun limite di peso. Nel 2003, la strada è diventata di proprietà del Comune di Ravenna, che l’ha asfaltata, ponendole ai lati le barriere di sicurezza (guard rail). Nel 1917, l’Amministrazione, accertatane la pericolosità, lo ha sbarrato completamente, al punto che non vi passa neppure una bicicletta. Lo scopo era di ripristinarlo immediatamente. Da allora, per voce del Consiglio territoriale di Mezzano nella persona della presidente, a cui i residenti si sono ogni volta rivolti, l’intervento è stato rinviato di anno in anno. Dopo diversi solleciti indirizzati al servizio Strade del Comune, nel gennaio 2021 si è saputo che i lavori sarebbero avvenuti nel giro di 6/7 mesi. Nel periodo antecedente le elezioni comunali del 4 ottobre, è stato interessato anche il sindaco. Ma poi è giunta notizia di un rinvio al 2022, che di nuovo è trascorso inutilmente. Nello scorso mese di gennaio, i tentativi di avere un incontro con l’assessora ai lavori pubblici non hanno avuto esito.
DISAGI E DEGRADO – La chiusura del ponte crea un disagio enorme ai proprietari dei terreni agricoli posti in parte sul lato est e in parte sul lato ovest del canale, mentre gli abitanti locali sono costretti a percorrere quotidianamente tre chilometri in più per raggiungere da un verso Mezzano e dall’altro Torri. I residenti avevano chiesto che, in attesa del ripristino del ponte, lo si sistemasse provvisoriamente almeno per il passaggio delle auto, non ricevendo ulteriormente risposta. Ma di certo la sua totale riapertura è una necessità impellente, dopo sei anni in cui nessuno ha mostrato di prendersene cura. Nel frattempo, non passandoci più – per modo di dire – neppure un cane, l’ex strada asfaltata è ridotta in condizioni sciagurate, come dimostrano le foto allegate.
L’INTERROGAZIONE – Nell’Area di Mezzano, non c’è dunque solo “l’impossibile” ponte Grattacoppa che non si riapre dopo tre anni, ma anche il ponticello, all’apparenza “possibilissimo”, di via Capitania, sbarrato da sei. Di qui, il dovere di chiedere al sindaco se, dopo tanta attesa, esiste un progetto esecutivo per la rimessa in pristino del ponticello di via Capitania; quando e con quali costi sia stato approvato dall’Amministrazione; e comunque, con quale previsione di tempi, si spera ravvicinati, possano almeno esserne avviati i lavori, sulla base di un cronoprogramma definito.