“Risale al 3 settembre 2023 l’aggiudicazione con gara d’appalto dei lavori per realizzare una nuova mensa e una  nuova aula magna nella scuola primaria Bruno Pasini di via Caorle, nel quartiere Darsena di Ravenna, mediante demolizione e ricostruzione di quelle esistenti al centro dell’edificio. I due interventi furono assegnati alla ditta Idrotermica dei F.lli Ameduri, con sede a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria. La ricostruzione della mensa scolastica, del valore di 708.412 euro, è finanziata per 600.000 euro dall’Unione Europea col PNRR, mentre quella dell’aula magna, che costa 645mila euro, è finanziata col Piano degli investimenti del Comune per l’anno 2022. Conclusione fissata entro dicembre 2025.

I lavori del primo stralcio, relativo alla nuova mensa, furono consegnati all’impresa il 23 novembre 2023. Il 28 gennaio di quest’anno è stato però scritto, da  parte della cittadinanza, a Lista per Ravenna il seguente messaggio: Perché i lavori alla scuola di via Caorle si sono fermati all’improvviso? Questa Idrotermica ha iniziato, poi se n’è andata in tutta fretta”. Richieste immediatamente informazioni, la risposta ufficiale, pervenutaci questo 12 febbraio, è stata: “Al momento i lavori non sono formalmente sospesi, semplicemente l’impresa non sta operando. Il sottoscritto Responsabile Unico del Procedimento (RUP), di concerto con la Direzione dei Lavori, sta sollecitando l’impresa a riprendere le lavorazioni quanto prima. Allego i verbali di sospensione e ripresa emessi finora”.

Dal “Verbale di sospensione lavori n. 1” datato 17 gennaio del 2024, risulta come, “considerato che le lavorazioni interferiscono con l’attività didattica”, il Direttore dei Lavori abbia ordinato all’impresa, con la sua “più ampia accettazione”, di sospendere i lavori “fino a successivo ordine di ripresa impartito dal RUP”. A quella data, dopo quasi due mesi dalla consegna dei lavori, era stato eseguito solamente l’ “Accantieramento con posizionamento all’interno dell’area di cantiere di una baracca e cartello dei lavori, adeguatamente recintati”. Dal secondo documento, il “Verbale di ripresa lavori n. 1” datato 23 maggio 2024, quindi verso il termine dell’anno scolastico, risulta come, “considerato che l’esecuzione del contratto di cui sopra può essere ripresa perché non sussistono più le ragioni che ne hanno determinato la sospensione”, il Direttore dei Lavori abbia ordinato all’impresa “di riprendere, a partire da oggi, i lavori, per cui la nuova data di ultimazione degli stessi, in base alle disposizioni impartite dal RUP, è stabilita per il giorno 24 marzo 2025”, cioè tra poco più di un mese.

Tutto lascia intendere che a tutt’oggi l’impresa, effettuato il cantiere, lo abbia sospeso abusivamente appena avviati i lavori e non si sa da quando, senza che il Comune abbia adottato alcun provvedimento ingiuntivo/sanzionatorio nei confronti dell’impresa inadempiente, bensì solo solleciti. Si aggiunge il fatto che i lavori finanziati dall’Unione Europea col PNRR devono essere portati a compimento e rendicontati entro la fine del 2026, non sapendo oggi come ciò sarebbe possibile.

Le richieste rivolte al sindaco son dunque:

  • di chiarire il reale andamento dei fatti di cui sopra, peraltro nebuloso e non privo di contraddizioni;
  • di riferire su come si intenda procedere perché le opere in questione, appena avviate, siano almeno riprese, per essere condotte a termine in tempi ragionevoli e sostenibili sul piano finanziario;
  • di esprimere perché, almeno per obbligo di trasparenza, si è finora esclusa la cittadinanza e l’informazione pubblica dal conoscere la sospensione abusiva dei lavori in oggetto, non si sa da quando e in quale stato arretrato dei lavori, dopo 14 mesi dalla loro consegna all’impresa appaltatrice.”