Solamente giovedì 11 marzo della scorsa settimana il Comune di Ravenna ha aggiudicato i lavori per il primo stralcio del futuro Parco Marittimo alla cooperativa edile catanese Jonica 2001.
Se qualcuno, terminato ormai il quinquennio 2016-2021 del governo de Pascale, si chiederà quale segno memorabile abbia lasciato alla nostra città, grazie ai 286 milioni di euro che ha potuto investire in opere pubbliche (mai visti dai precedenti sindaci neppure col binocolo), non potrà dunque rispondersi, altro non potendosi inventare, che è stato il Parco Marittimo. Vale a dire la riqualificazione delle aree retrostanti gli stabilimenti balneari dei nove lidi del comune di Ravenna, opera da oltre 17 milioni in partenza, divisa in tre stralci: quello intermedio tra Marina di Ravenna e Punta Marina Terme, quello nord da Casal Borsetti a Porto Corsini, quello sud da Lido Adriano a Lido di Savio.
Concepita già nel 2016, messa a concorso nazionale la proposta progettuale nel 2017, approvato il progetto definitivo nel 2019 per il tratto Marina di Ravenna e Punta Marina Terme (subito contestato dagli stabilimenti balneari con richieste di revisioni e rimaneggiamenti), dovranno però passare almeno altri due o tre mesi per assegnarne effettivamente i lavori alla Jonica 2001: appena il tempo per sperare che non ci siano ricorsi giudiziari da parte dell’impresa seconda classificata, inizialmente prescelta, tanto però da dover rinviare ad ottobre, per non interferire con la stagione turistica, l’apertura del cantiere.
Considerato che il contratto stabilisce in 16 mesi la durata dei lavori, a cui dovranno aggiungersene altri quattro per la sospensione da farsi nella stagione balneare 2022, vuol dire che, se tutto andrà liscio, cosa che non succede in appalti di tale entità, l’opera non potrà essere consegnata prima del maggio 2023, alla vigilia della stagione estiva. Una buccia di banana la farà scivolare a fine 2023 ed oltre. La sua piena fruibilità si avrà, ragionevolmente, nell’estate 2024.
Le ultime parole famose del sindaco rilasciate esattamente due mesi fa, 19 gennaio, sono che per “il primo stralcio Marina-Punta Marina da oltre cinque milioni di euro i lavori sono pronti a partire, con cantieri da 2022 al 2024 per la parte nord e per la parte sud”. Si accettano scommesse che finirà anche il mandato 2021-2026 del prossimo sindaco senza che il Parco Marittimo sia giunto a destinazione. Oltre dieci anni tra il declamare e il fare, tutto sommato, degli stradelli e i loro contorni.