Parzialmente sciolto il mistero su quando il nuovo ponte di Grattacoppa sul fiume Lamone, collegamento indispensabile per i 2.800 abitanti di Savarna/ Grattacoppa da un lato e di Torri/Conventello dall’altro, sarà terminato. È il ponte più malmesso, gravato com’è da dieci distacchi e corrosioni, tra i 48 del comune di Ravenna a rischio di collasso. Per reggersi, non potrebbero passarvi bestioni di oltre 20 tonnellate, tuttavia indisturbati da alcun controllo.
Rifacimento atteso da dieci anni, cavallo di battaglia di Lista per Ravenna, il progetto edilizio fu approvato dopo molte peripezie nel marzo 2018, impegnando una spesa di 2,8 milioni. Passò un altro anno per annunciare che l’opera sarebbe stata avviata nel settembre 2019. I lavori furono finalmente affidati all’impresa Rete Costruttori di Bologna il 12 febbraio 2020, con l’obbligo contrattuale di terminarli entro 365 giorni, in sostanza a cavallo della primavera 2021. Furono così avviate le operazioni preliminari, con la pulizia delle scarpate del fiume e delle aree golenali da parte dell’impresa e il riposizionamento delle condotte (acqua, gas, fognatura) da parte di Hera, da terminare a fine marzo. Il 5 marzo il cantiere è stato però sospeso e da allora non è più ripreso, senza che si sia saputo perché.
Ripetute richieste di spiegazioni hanno quindi imposto a Lista per Ravenna di interrogare il sindaco in data 1°settembre per chiedere risposta sull’avvio effettivo dell’opera, sui tempi di durata e sui provvedimenti necessari per alleggerirne i disagi alla popolazione, in particolare individuando e attrezzando al meglio i percorsi alternativi e organizzando speciali servizi di trasporto scolastico e civile.
Le risposte dell’assessore ai Lavori pubblici, pervenute solo nei giorni scorsi, sono in sintesi le seguenti.
- “Il 13 luglio 2020 la Protezione civile ha rilasciato il nulla osta idraulico per l’esecuzione delle opere di risezionamento dell’alveo di magra del fiume Lamone e di costruzione di opere protettive delle scarpate golenali in corrispondenza del ponte stesso e per ulteriori 130 metri circa. I lavori di riposizionamento delle condotte acqua, gas e fognatura sono terminati a luglio 2020. Durante le operazioni di pulizia, è emersa la presenza di un cavo Telecom che interferisce con le operazioni di risagomatura dell’alveo e demolizione dell’impalcato, non segnalato precedentemente da Telecom. Sono in corso di rilascio le necessarie autorizzazioni che consentiranno a Telecom di programmare ed iniziare tali lavorazioni.
- A completamento delle lavorazioni di Telecom, il Comune di Ravenna potrà riprendere le lavorazioni di demolizione e ricostruzione del ponte e preliminarmente, in accordo con il servizio Mobilità e Viabilità, dovranno essere attuate tutte le opportune deviazione del traffico veicolare per l’interdizione della circolazione sul ponte. I servizi alternativi sono già stati progettati al fine di poter collegare i residenti con i principali punti strategici delle principali reti di trasporto. Per il trasporto scolastico, verranno adottate deviazioni e provvedimenti di modifica solo quando verrà comunicato l’inizio dei lavori”.
Insomma, il cantiere, senza poter fare previsioni, dovrebbe riprendere tra non molto, e con esso la chiusura del vecchio ponte. Avremo modo di occuparcene. Quello nuovo vedrà la luce in un qualche mese del 2022.