“Conosco il ponte di via Pugliese a Roncalceci da quando, nel 1995, sollevai al sindaco un’interrogazione esplosiva, seguita da numerosi interventi, sui sopralluoghi compiuti tra il 1989 e il 1992 sui ponti del Comune di Ravenna, un quarto dei quali aveva mostrato pessime condizioni di salute senza che nessuno se ne preoccupasse. Insistetti perché ne fosse fatto un cheek up totale, che fu commissionato solo nel 2011 all’azienda leader del settore, la 4emme di Bolzano. Ne risultò che tutti i 48 ponti messi peggio, qualora non vi fossero fatti i lavori di risanamento prescritti per ciascuno, avrebbero dovuto essere chiusi al traffico entro marzo 2018. A questa scadenza, pochi erano stati aggiustati. Fu allora escogitato lo stratagemma di mantenerne aperti 38 imponendo loro un divieto di transito ai mezzi con livelli di carico posti da un minimo di 5 tonnellate ad un massimo di 40. Per il ponte di via Pugliese, tra i più pericolosi, fu imposto il limite di 15. Dunque è almeno dal 1992 che a questo ponte della campagna sud-ovest di Ravenna, piccolo tre metri ma strategico, è stata diagnosticata una malattia tragica.

Già l’alluvione del 1997 lo aveva ulteriormente disastrato, come dimostrano le foto qui riprodotte, eseguite nel novembre 2020. Fino a tutto aprile 2023 nessun intervento riparatore vi era stato però compiuto. Alla batosta alluvionale del maggio scorso è stato dunque facile, col passaggio dei grossi mezzi portatori di idrovore, dargli il colpo di grazia. Da allora, con via Pugliese interdetta al traffico, il paese di Roncalceci è stato come tagliato a metà. Questa strada, apparentemente secondaria, è infatti il collegamento più agevole tra Ravenna, Roncalceci e i paesi limitrofi, considerando il percorso molto più lungo e intensamente trafficato della statale Ravegnana, lo stato disastroso della via Argine Destro Montone, tanto più ostica perché a servizio dei camion diretti alle imprese agricole, e la chiusura del ponte di Ragone che,  in via di ricostruzione, impedisce il transito sulla strada provinciale n. 45 da Russi.

L’alluvione ha però risolto il problema finanziario del ponte di via Pugliese che il Comune di Ravenna avrebbe dovuto ricostruire coi suoi soldi da tre decenni. È bastato che il 31 ottobre 2023 il Commissario straordinario per la Ricostruzione post alluvione di maggio firmasse la sua ordinanza n. 13. Erogando con ciò 700 milioni di euro solamente alla Regione Emilia-Romagna, Figliuolo ha infatti finanziato anche 21 progetti del Comune di Ravenna destinati ad altrettanti interventi sulla sua viabilità, per un totale di 10 milioni e 53.750 euro, compresa, per 250 mila, la “demolizione e ricostruzione del ponte su via Pugliese da avviare con fine entro stagione invernale 2023”. Siccome al 21 marzo 2024 non solo il ponte non era stato finito, pur essendoci i soldi, ma la progettazione era addirittura al punto zero, ho iniziato a sollecitare il Comune perché almeno l’avviasse. Ed ecco che il servizio Strade ha prodotto, datato aprile 2024, il progetto di fattibilità tecnico- economica per la “Ricostruzione del nuovo manufatto di attraversamento sul canale consorziale Fossone in  via Pugliese a Roncalceci”, primo passo di un percorso tutt’altro che breve. Dovrà infatti seguire il più dettagliato e complesso progetto esecutivo, che la Giunta de Pascale dovrà approvare. Solo allora si potrà dar corso alla procedura per individuare l’impresa edile a cui appaltare i lavori, dopodiché questa potrà impiantare il cantiere. Riaprire via Pugliese prima della stagione invernale sarebbe già un successo. Vietato scommetterci, ma almeno non si indugi ancora, se si vuole tentare di cogliere l’obiettivo. Limito perciò questa mia interrogazione a porre al sindaco questa sola domanda: entro quando la sua Giunta approverà il progetto esecutivo del nuovo ponte su via Pugliese? Poi ci andremo dietro. “