L’annuncio trionfale di oggi che forse tra fine 2021 e inizio 2022 si potranno aprire i cantieri per l’ampliamento della tangenziale di Ravenna, tra la statale Romea Nord e la statale Adriatica e nel tratto tra Classe e il porto, supera il limite dell’ipocrisia, perché queste opere furono promesse ufficialmente in Prefettura il 23 giugno 2018, ma (rivedremo più avanti) fu lo stesso sindaco De Pascale a promettere testualmente alla vigilia della sua elezione, il 7 giugno 2016, “entro i cinque anni […] una nuova tangenziale della città, che allontani il traffico pesante dall’abitato”: il traffico pesante c’è ancora tutto e nel frattempo anche di più, in una tangenziale messa peggio.

Ma in fin dei conti quello che si legge tutti i giorni sulle grandi opere compiute in questi cinque anni di governo di Michele De Pascale, dovrebbe essere confrontato da tutti, per ragioni di onestà, con la seguente “lista delle promesse” (così definita dalla stampa), che egli fece appunto il 7 giugno 2016:

  • “entro la fine dell’anno approveremo un progetto per scavare i fondali a 12,5 metri, per tutta l’asta del porto”: a tutt’oggi il progetto esecutivo è ancora da fare;
  • “in cinque anni renderemo Ravenna una grande destinazione turistica, valorizzando la città d’arte attraverso una gestione dei monumenti di livello internazionale e manageriale e rilanciando il turismo balneare, attribuendo una vocazione specifica a ogni lido con un’attenzione particolare verso lo sport, la nautica e l’intrattenimento : il turismo culturale e il turismo dei lidi vivacchiano tuttora come allora o peggio, non per colpa della pandemia e nonostante il centenario dantesco;
  • “entro il 2017 concepiremo un nuovo POC che vada ad azzerare il consumo di territorio vergine” : di questo secondo POC, si stanno approvando in serie Piani Urbanistici Attuativi che consumano centinaia di migliaia di ettari di terreno vergine, come in nessun altra parte d’Italia;
  • “entro i cinque anni realizzeremo le grandi infrastrutture: la ferrovia, nel collegamento con Bologna e lungo l’asse costiero, una nuova tangenziale della città, che allontani il traffico pesante dall’abitato, connetta con il by-pass destra-sinistra Candiano e colleghi l’attuale E45 almeno con la Ferrara-mare : grandi infrastrutture da chi le ha viste, di nessuna delle quali esiste neppure l’ombra di un progetto preliminare.