Quando, il 21 agosto scorso, il PRI ha comunicato alla stampa, che “è ormai completata”, la nuova scuola per l’infanzia in costruzione a San Michele nel parco verde di via Pietro da Rimini, il cantiere era fermo già da luglio, come mi è stato segnalato dal posto. Il 22 agosto ne ho chiesto ragione all’amministrazione comunale. Il 5 settembre, un intero gruppo di cittadini residenti nel complesso edilizio adiacente il parco ci ha precisato, allegandoci 11 foto dimostrative, che “di tanto in tanto alcuni operai entrano nel cantiere e portano via del materiale (es. bagno chimico); in data 3 agosto, tre operai, con camion e ruspa, hanno eseguito, senza preavviso alcuno, uno scavo di raccordo tra i due lati di via Pietro Da Rimini, all’altezza dei numeri civici 31 e 33; ad esclusione di questi rari momenti, i lavori sono definitivamente sospesi a far data almeno da metà luglio”. Dalle fotografie si desumeva lo stato di abbandono del cantiere e dell’intera area verde, pressoché scomparsa alla vista, con grave aumentato disagio delle famiglie che vivono nelle abitazioni latistanti. Accanto alla recinzione del cantiere, nel parcheggio auto, l’erba era molto alta, con zanzare e cimici, in una situazione di grande incuria, per il cui rimedio sono intervenuti personalmente gli abitanti. Oggi i residenti mi comunicano che “ieri il cantiere è stato attivo e anche stamattina ci sono operai che lavorano”. Nel cartello esposto, si legge che il cantiere terminerebbe il 5 dicembre prossimo, ma la diffusa preoccupazione di una dilatazione dei tempi ci impone di chiedere al sindaco ogni chiarimento e spiegazione su una sospensione dei lavori così prolungata ed una previsione attendibile di quando la scuola sarà terminata.
La situazione è tanto più grave perché, in presenza di una parte della popolazione di San Michele contraria all’abbandono della storica scuola per l’infanzia del paese in assenza di garanzie per la sua conservazione e una sua nuova destinazione ad uso pubblico, il sindaco Di Pascale ottenne il via libera all’operazione, di fronte ad un’assemblea della popolazione locale, dietro l’assicurazione di mantenere, prima che la scuola fosse realizzata, i seguenti impegni:
- “L’edificio, non più sede dell’attuale scuola, dovrà essere oggetto di un’opportuna strategia urbanistica e di utilizzo che ne impedisca un rapido degrado con conseguente danno all’intera comunità” (così scritto nel parere del servizio Edilizia sul progetto). In assemblea si è detto specificamente di realizzare una residenza pubblica per gli anziani.
- “Le aree verdi non dovranno essere trattate come aree di risulta”, prevedendo “schermature verso le strade limitrofe, adeguato sistema di ombreggiamento delle aree di parcheggio e di accesso poste sul lato sud, sistemazione del verde destinato alle aree gioco dei bambini” (anche questo scritto nel parere del servizio Edilizia).
- Le previsioni demografiche giustificano una sola sezione per bambini di 3-6 anni, non due, come progettato per la nuova scuola, mentre sussiste l’esigenza delle famiglie di dare continuità di frequenza nella stessa struttura ai figli più piccoli in età da nido (0-3 anni). In assemblea si è detto che sarebbe stata fatta questa estensione.
- La collocazione della nuova scuola all’estremità del paese su una strada a fondo chiuso pone problemi evidenti alla circolazione dei veicoli di ogni genere e dei pedoni, nonché di un maggiore potenziamento dei parcheggi rispetto a quanto progettato. Anche questo fu promesso.
422 cittadini firmarono una petizione di Lista per Ravenna, discussa il 15 gennaio scorso in Comune, che chiedeva alla Giunta comunale atti precisi almeno per impostare o sottoporre a studi preliminari il mantenimento di queste promesse.
Compiuta ogni verifica al riguardo, possiamo dire che, in quanto ad atti disponibili, in Comune non s’è fatto niente. Mi pare dunque giusto e doveroso, rispetto a quanto è stato declamato e si continua a declamare, comunicare ai cittadini di San Michele, una settimana prima che si vada a nuove elezioni, che questa è la verità dei fatti, chiedendo al sindaco di produrre, anche su tali inadempienze, le dovute documentate risposte.