Grave da molti anni e lamentata spesso da Lista per Ravenna, è la mancanza di una pista ciclopedonale tra via Don Carlo Sala, laterale est del quartiere dei Poggi, e la rotonda Gran Bretagna, su via Romea Sud e viale Galilei. Un buco inspiegabile nella rete delle piste ciclabili che da questo lato farebbe capo alla pista (per quanto malandata) di via Antica Milizia. Qualcosa comincerà a muoversi martedì prossimo, quando il consiglio comunale approverà il progetto di fattibilità di una nuova ciclabile di 880 metri che, partendo dall’intersezione di via Sala con via Foglia e superando il ponte sul canale Lama con una passerella laterale, svolterà a destra su viale Europa, per arrivare alla rotonda Gran Bretagna. Sarà solo il primo passo, giacché si farà negli anni a venire, ma comunque apprezzabile, anche perché andare in bici o a piedi su viale Europa, tra macchine sfreccianti come in autostrada, significa rischiare il peggio. Si tratta peraltro di una vera pista ciclabile, con un proprio spazio autonomo e protetto dalla carreggiata. L’applauso finisce però qui.
Essendo bidirezionale, cioè transitabile in entrambe le direzioni, ed essendo assente uno spazio distinto per chi va a piedi, come pure un marciapiedi vero e proprio, dovrà ospitare anche i pedoni, imponendo alle due utenze, non sempre reciprocamente rispettose, una convivenza difficile. Inspiegabile poi che restino fuori, ancora senza pista ciclabile, i due terzi addirittura di via Don Sala tra via Foglia e la pista di via Antica Milizia, assai disagevoli per le bici, senza dunque colmare il già detto buco della mobilità ciclistica urbana.
Ma soprattutto è troppo caro il costo dell’opera, oltretutto monca, a spese della comunità ravennate. Che sia a carico, per un circa mezzo milione, della Conad (esattamente “Commercianti Indipendenti Associati soc. coop”), non vuol dire beneficienza, perché rientra nel prezzo pagato dalla cooperativa per cementificare 75.600 metri quadrati di terreno tra il lato nord di via Antica Milizia e via Stradone, dove costruire 126 appartamenti (per 384 abitanti) e l’ennesimo centro commerciale da 5.000 metri quadrati, metà alimentare e metà non. Va detto anche che la prevista nuova rotonda tra viale Europa e via Don Sala, vera e propria roulette suicida per chi deve svoltare tra queste due strade, sarà invece a carico della seconda grande lottizzazione a sud di via Antica Milizia, dove avrà forma il futuro Parco Cesarea, dei cui 61.000 metri quadrati edificabili, 6.400 serviranno per costruirvi un secondo nuovo centro commerciale nella stessa zona (e un terzo a due passi, su via Europa fronte Pala de André, ed un quarto a due altri passi su via Trieste in area CMC).
A questo mercato nero dell’urbanistica a cui continua ad essere sottoposta la nostra città, consumandone alla follia il residuo scarso territorio vergine, stravolgendo il mercato della casa e violentando il piccolo e medio commercio, Lista per Ravenna è sempre stata la massima oppositrice. Non si svende l’ambiente in cui dovranno vivere le nuove generazioni e quelle successive in cambio di opere, come quelle della viabilità più che normale come sono le piste ciclabili, che dovrebbero essere finanziate coi soldi delle tasse, nel mentre si fanno interventi assai più discutibili. Coi soldi del nuovo controverso palazzetto dello sport si costruirebbero 30 piste ciclabili come questa. Alla quale Lista per Ravenna non può certo votare contro, ma che – per le ragioni sacrosante di cui sopra – non può neanche celebrare con un voto di lode.