La prima settimana di questo mese di giugno i genitori dei 10 bambini iscritti alla scuola per l’infanzia di Roncalceci, chiamata da tutti “scuolina”, hanno ricevuto una lettera della Parrocchia locale, proprietaria dell’edificio e gestore storico dell’attività, una lettera, trasmessa anche al Comune di Ravenna, che comunicava con rammarico di dover sospendere l’esercizio della scuola stessa e del doposcuola per le elementari. Cause della decisione la comunicazione che le suore interromperanno la loro presenza dal prossimo luglio e il fallimento di ogni possibilità di passare la gestione della scuola ad altre realtà interpellate, quali la Fondazione Angeli Custodi di Cesena e la Cooperativa sociale Progetto Crescita di Ravenna.
Causa fondamentale è stata però la non sostenibilità della gestione da parte della Parrocchia, che in questo solo ultimo anno ha potuto reggersi solamente grazie ad un contributo di 20 mila euro della Diocesi di Forlì e ad un contributo di altri 20 mila euro da parte della Parrocchia, gravata di due mutui. Uno di questi serve per pagare l’IMU arretrata al Comune di Ravenna, come se si trattasse di un’impresa a scopo di lucro, anziché di una preziosa attività sociale di interesse pubblico, sostitutiva di quella comunale o statale, di cui beneficiano varie altre località del territorio. Questa scuola esiste da più di cinquant’anni e alla sua costruzione e continuità hanno tanto contribuito fino all’ultimo i cittadini stessi, anche perché l’edificio ospitasse, molto proficuamente, il doposcuola delle elementari.
Per i genitori è stato un fulmine a ciel sereno, perché il 21 gennaio 2021, al momento delle iscrizioni, la presidente del Consiglio territoriale di Roncalceci, Federica Moschini, aveva espresso con grande soddisfazione, nel corso di una seduta consiliare a cui aveva partecipato anche l’assessora comunale all’Istruzione Bakkali, l’annuncio, registrato 18anche a verbale, che la scuola sarebbe stata riaperta anche nel prossimo anno scolastico. Avrebbe contribuito al riguardo anche il Comune di Ravenna, consapevole di doversi fare carico delle gravi difficoltà delle scuole per l’infanzia private a restare in vita nei paesi in cui si riesce appena a costituire una sezione unica per i tre anni di età dei bambini. La fine della scuola dell’infanzia di Roncalceci ricadrebbe inevitabilmente sulla scuola elementare, che già per il prossimo anno scolastico si potrà mantenere con fatica e la cui chiusura significherebbe la morte sociale del paese, capoluogo di un’Area territoriale sede di un distaccamento dell’Amministrazione.
Nondimeno, il Comune si è limitato a trasferire il doposcuola elementare nel proprio edificio che ospita la scuola primaria comunale e a prendere atto che i bambini della scuola per l’infanzia di Roncalceci dovranno essere mandati alla scuola statale di Filetto, con servizio di trasporto pubblico a carico non lieve delle famiglie, oppure a quella privata di San Pancrazio, con pagamento anche di una retta. Non ha invece risposto alla lettera della Parrocchia laddove si è dichiarata disposta a “valutare altre ipotesi di gestione, senza oneri per la gestione e la manutenzione del fabbricato”, come pure non ha considerato che la sezione unica della scuola per l’infanzia potrebbe trovare collocazione essa stessa nell’edificio della scuola elementare. Serve ovviamente facilitare la gestione della scuola per l’infanzia da parte di un soggetto diverso dalla Parrocchia, come potrebbe essere una delle varie cooperative sociali attive in questo campo sul territorio ravennate, attraverso il riconoscimento di un adeguato sostegno economico da parte dell’amministrazione comunale.
Questo si aspetta l’intero paese di Roncalceci, la cui voce questa interrogazione intende rappresentare al sindaco, chiedendogli come intenda rispondere all’invocazione di mantenere in vita la sua storica “scuolina”.