Il PD si è finalmente arreso, dopo 22 anni, alla nostra battaglia: le varianti di Fosso Ghiaia e di Mezzano alla statale Adriatica devono essere fatte e devono avere priorità massima.

LA CRONISTORIA

Premessa – è certo, anche sul piano giuridico, che in Emilia-Romagna non si può costruire un chilometro in più delle scarsissime e malridotte strade statali se mamma Regione non lo inserisce nella propria pianificazione, cioè nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti, tuttora vigente nell’edizione PRIT 1998.

1) Lista per Ravenna è sorta nel 1997. Data da allora la sua battaglia perché entrassero nel PRIT le due varianti alla strada statale 16 Adriatica di Fosso Ghiaia-Savio e di Camerlona-Mezzano-Glorie, paesi solcati da un traffico micidiale e rovinoso. Ne venne fuori, di lì a pochi anni, solo la variante di Savio, lasciando al loro destino, spesso sanguinoso, le altre frazioni. Nel 2004, il sindaco Mercatali diede poi colpevolmente via libera alla variante di Alfonsine, escludendo il tratto da Ravenna a lì.

2) Più recentemente si è costituito un “Comitato intercomunale per il completamento della SS16”, composto dai sindaci della provincia di Ravenna e di Argenta interessati alla parte nord, tutti rigorosamente PD, che fino al 1° luglio 2019, subendo ad ogni uscita le invettive di Lista per Ravenna, si è battuto esclusivamente per le due varianti tra Alfonsine, il fiume Reno e Argenta, fregandosene della mulattiera tra Ravenna ed Alfonsine. Di Fosso Ghiaia hanno ignorato l’esistenza.

3) Fu così che mamma Regione, pubblicando nel dicembre 2015 la sua proposta di nuovo PRIT 2025, vi inserì solo quattro varianti della statale 16 tra Misano Adriatica e Bellaria (per 621 milioni) e le due tra Alfonsine ed Argenta (per 215 milioni), tutte già con il progetto definitivo e con priorità 1, salvo quella di Alfonsine, comunque molto avanti nella progettazione e con priorità 2.

4) Con le elezioni comunali del 2016, questa battaglia è diventata comune alla coalizione Lista per Ravenna-Lega Nord-Forza Italia entrando nel suo programma 2016-2021, ma non nei programmi delle altre forze politiche, e tanto meno in quello del sindaco De Pascale.

5) Il 47,5% dei voti ottenuti a Ravenna dalla nostra coalizione deve aver sollevato un campanello d’allarme man mano che si è avvicinata la resa dei conti delle elezioni regionali, nel prossimo autunno, e delle elezioni comunali di Ravenna nel giugno 2021. Dal 13 ottobre 2018, la battaglia per le varianti di Fosso Ghiaia e di Mezzano è entrata nell’orbita del nostro consiglio comunale anche da parte di altre forze dell’opposizione.

6) Il primo contrordine compagni del PD arriva il 3 dicembre 2018, quando mamma Regione pubblica la proposta definitiva del nuovo PRIT, inserendovi, per quanto nuda (senza straccio di progettazione né ipotesi di finanziamento), la variante di Fosso Ghiaia. Bisogna però aspettare il 26 aprile 2019 perché il sindaco di Ravenna, reagendo all’ultimo pressing di Lista per Ravenna, alzi, dopo aver parlato col compagno Donini, assessore della Regione ai Trasporti, questa bandiera bianca: “Riteniamo centrale la variante a Mezzano. Nel PRIT definitivo ci saranno entrambe”.

7) Per Mezzano serviva però che qualcuno in Regione presentasse un emendamento al testo del nuovo PRIT, che sarà adottato dall’Assemblea regionale domani 9 luglio. Cosicché, d’intesa coi gruppi ravennati di Lega Nord e Forza Italia, il 26 giugno, alle 14.15, ho spedito a Massimiliano Pompignoli della Lega, massimo esponente dell’opposizione sul PRIT 2025, quattro miei emendamenti, che lui ha fatto propri: uno è andato a buon fine, perché finalmente la Regione prenderà in carico il rinnovamento della Ravegnana tra Ravenna e Forlì, uno per la variante di Fosso Ghiaia e due per la variante di Mezzano sono stati invece bocciati perché, differenziandosi dalla proposta del PD, chiede che siano entrambe di “priorità 1”, necessaria perché siano realizzate entro il 2025.

8) Martedì 2 luglio, il suddetto “Comitato intercomunale per il completamento della SS16”, riunito con la partecipazione di sindaci e amministratori comunali e regionali tutti del PD, lancia, in un sussulto di dignità, l’ultimo contrordine compagni, esprimendo “grande soddisfazione per il fatto che il PRIT 2025…preveda l’inserimento di tutti e quattro i lotti (compreso il tratto mancante di Glorie-Mezzano-Camerlona), completando così il tracciato Ferrara-Ravenna/Fosso Ghiaia”; ma soprattutto registrando “un consenso unanime sul fatto che la realizzazione dei quattro stralci della nuova SS16, da Ferrara a Ravenna/Fosso Ghiaia, rappresenti una priorità (l’assessore Donini la definì ‘la priorità n.1’ nel settore della viabilità) per la Regione Emilia Romagna al fine di dar vita a quel ‘Corridoio Adriatico’ necessario per collegare i nostri territori al nord Europa”. Il sottoscritto lo predica da 22 anni. Siccome ci hanno messo cinque giorni a dirlo pubblicamente, si può credere che nel frattempo abbiano ottenuto il consenso anche di mamma Regione in persona (alias Bonaccini/Donini). Vedremo domani.

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna