“Lunedì 9 gennaio, ho avviato la procedura affinché le commissioni Sicurezza e Ambiente del Consiglio comunale di Ravenna siano convocate dufficio allo scopo di conoscere e discutere pubblicamente i termini dellipotesi (molto concreta) di ricollocare a Ravenna, per il periodo 2025-2048, il rigassificatore di imminente insediamento nel porto di Piombino, dove è stato autorizzato a restarvi solo per tre anni. Di seguito la breve relazione introduttiva che accompagna la proposta.
Entro circa questo inverno, la nave rigassificatrice Golar Thundra sarà collocata e attivata nel porto di Piombino, potendo stazionarvi, secondo l’autorizzazione concessa dal presidente della Regione Toscana Giani, solo per tre anni. Essendo considerata di 25 anni la durata di vita di questi impianti, il presidente Giani stesso ha concesso alla società SNAM, che ne è proprietaria, un periodo di tempo che, pena il ritiro dell’autorizzazione, non ecceda la sua entrata in funzione nel porto di Piombino, onde decidere di trasferirla, per i successivi 22 anni, in un’altra piattaforma. Essendo interesse della SNAM utilizzare a tal fine la sede di un altro impianto del genere di sua proprietà, la scelta si restringerebbe a Livorno (con nave rigassificatrice posta da tre anni a 22 chilometri dalla costa) e a Ravenna (con la nave Singapore che ormeggerà, tra il 2023 e il 2024, ad 8 chilometri dalla costa). In questo secondo caso, la SNAM ha anche il vantaggio di possedere a Minerbio, 23 chilometri da Bologna, uno dei siti di stoccaggio del gas più importanti d’Europa. Logicamente, anche la città di Ravenna dovrebbe almeno potersi esprimere sull’ipotesi che la Golar Thundra ormeggi dal 2026 al 2048 accanto alla nave Singapore, a breve distanza dal suo porto e dalla sua costa. Di qui la richiesta di convocazione delle due commissioni più interessate alla disamina del tema, che rappresentano il Consiglio comunale, massima espressione democratica della comunità ravennate.
Affinché la seduta richiesta debba essere obbligatoriamente convocata, entro 20 giorni, dai presidenti delle due commissioni, occorre, per regolamento, che sia firmata dai consiglieri loro membri che ne rappresentino almeno 7 dei 32 che compongono il Consiglio comunale. Ho dunque scritto a tutti i consiglieri interessati, di maggioranza o di minoranza, trattandosi di un tema di forte interesse generale per la nostra comunità, chiedendo se intendono sottoscriverla, nel caso comunicandomi il loro ok entro venerdì prossimo. Va da sé che la seduta sarebbe convocata solamente per promuovere il dibattito e l’informazione pubblica sul tema di un secondo eventuale rigassificatore a Ravenna, liberi tutti i commissari di qualunque gruppo politico di esprimere al riguardo le proprie idee e valutazioni. Sabato prossimo comunicherò puntualmente l’esito dell’iniziativa, positivo o negativo.”