“La Giunta de Pascale ha deliberato ieri di presentare all’approvazione del Consiglio comunale la prima variazione al piano degli investimenti del 2023 approvato il 30 marzo scorso, allo scopo di acquisire al bilancio dell’ente 1 milione e 726 mila euro finanziati dallo Stato. Questi soldi sono destinati ad eseguire interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eventi meteorologici di eccezionale intensità avvenuti tra il 22 novembre e il 5 dicembre 2022 sul litorale emiliano-romagnolo, “caratterizzati – scrive la Giunta – anche da forti venti discensionali e mareggiate, che hanno causato danni alle opere di difesa costiera e alle opere arginali, determinando una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone”. Rientrano nel fondo di 16 milioni e 173 mila euro disposto dal Governo nazionale il 2 febbraio 2023 e amministrato dal presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini quale Commissario con poteri straordinari, rivolto ai Comuni tra Goro e Savignano sul Rubicone colpiti da questa calamità. I lavori proposti dal Comune di Ravenna, finanziati con la somma di cui sopra, sono i seguenti:
- ricostruzione delle difese a protezione degli abitati lungo il litorale del Comune di Ravenna a seguito di erosione causata dall’evento, per 600 mila euro;
- ripristino delle erosioni spondali nei lati Nord e Sud della foce del fiume Lamone, nel tratto a valle del ponte di viale Italia, per 126 mila euro;
- ripristino di franamenti diffusi dell’argine est nel Chiaro del Pontazzo a completamento dei lavori già eseguiti in emergenza, per 370 mila euro;
- ripristino di frane nel tratto di argine del Chiaro del Comune e nelle sponde dell’Isola degli Spinaroni, per 64 mila euro.
L’ordinanza del Capo della Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che dà esecuzione alla deliberazione del Governo datata 2 febbraio porta la data del 15 febbraio. Il decreto del Presidente dell’Emilia Romagna che ha approvato il suddetto piano dei “primi interventi urgenti” è del 12 aprile. Tuttavia, la variazione di bilancio utile per avviare almeno l’iter di appalto dei lavori ravennati è stata valutata dalla Giunta de Pascale solamente il 23 maggio, perché passi poi al Consiglio comunale, finora all’oscuro, il 30 maggio, essendo state annullate le sedute del 18 e del 20 a causa della tremenda calamità alluvionale di questi giorni.
A parte che Giunta e Consiglio possono sempre essere convocate per ragioni di urgenza, anche per breve seduta, pur in concomitanza con altri gravosi impegni, sembra eccessivo che sia passato quasi un mese e mezzo tra il decreto Bonaccini e l’approvazione da parte della Giunta della deliberazione esecutiva di propria competenza, minutata peraltro dagli uffici già il 9 maggio. Passerà ulteriore non breve tempo perché lavori assolutamente urgenti, meritevoli di essere compiuti prima dell’avvio della stagione turistica 2023, giungano a conclusione, sempre sperando che il maltempo non debba ulteriormente proporsi sul litorale ravennate con intensità devastante.
Si invitano pertanto Sindaco e Giunta a fronteggiare le urgenze che via via si propongono alla comunità ravennate con tempi che non siano quelli propri abitudinari.”