“Nell’inverno avanzato del 2021, Lista per Ravenna fu informata, da sue “sentinelle” locali, che nel centro di Mezzano, sulla via Reale, alias strada statale n. 16 Adriatica, ARPAE (agenzia regionale per l’ambiente e l’energia) aveva installato apparecchiature di controllo della salubrità civica a causa dell’eclatante traffico stradale. Il servizio Ambiente del Comune ci spiegò, l’8 aprile, che si trattava di un’indagine richiesta dal servizio stesso, organizzata in due fasi, di cui, compiuta quella invernale, si era in attesa di quella estiva. I dati, che avevamo richiesto di conoscere, ci sarebbero stati forniti dopo. Sollecitati ripetutamente trascorsa l’estate, da ultimo il 16 febbraio scorso, i dati ci sono infine pervenuti martedì scorso sotto forma di una relazione voluminosa, datata “Febbraio 2022” (allegata), in effetti pregevole, dal titolo: “Monitoraggio del rumore, flusso veicolare e particolato PM 10 – SS 16. Anno 2021”. La Giunta de Pascale non ne ha però diffuso alcuna informazione pubblica, forse a causa degli esiti drammatici che documenta a carico della salute e della sicurezza di chi vive a Mezzano, ma anche a Camerlona e Glorie, che versano nella medesima condizione. Essi danno ragione alle infinite battaglie portate avanti da Lista per Ravenna, ma anche dagli stessi cittadini di Mezzano, dei quali si ricordano le accese manifestazioni stradali al passaggio del giro d’Italia nell’ottobre 2020, affinché sia realizzata una variante della SS 16 esterna ai tre paesi che attraversa nel tratto ravennate della Reale, mai considerata dalla Regione Emilia-Romagna per tutto l’arco del Piano trasporti (PRIT) 1998-2021.
Il monitoraggio ha valutato l’impatto del transito veicolare su Mezzano impiegando (vedi foto) per il rumore un fonometro, per i flussi di traffico un radar e per l’inquinamento atmosferico un campionatore di PM 10, che misura la presenza delle micidiali polveri sottili nell’aria che si respira, e quindi nei polmoni. Per una migliore comprensione del lavoro, rimando alle 41 pagine della relazione. Ne riferisco in estrema sintesi, ma quasi alla lettera, i risultati sostanziali.
INQUINAMENTO ACUSTICO – Nel punto di indagine, il valore medio settimanale del livello equivalente diurno e di quello notturno, sia nel periodo invernale che in quello estivo, risultano abbondantemente superiori ai limiti imposti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 142 del 2004: “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare”. Stime effettuate per il caso specifico, che mettono in relazione i flussi di traffico con il rumore corrispondente, conducono ad affermare che, per rientrare nei limiti, occorre una drastica diminuzione del traffico, pari addirittura ad oltre il 75% di giorno e al 90% di notte.
TRAFFICO SMISURATO – Nel periodo invernale, il flusso veicolare medio è infatti di circa 15 mila transiti nei giorni feriali e di circa 10 mila nei festivi e prefestivi. Nel periodo estivo, è di circa 17 mila transiti. Il traffico stradale, con una componente significativa di mezzi pesanti, quali furgoni, camion e bus (il 23-25% nei giorni feriali, il 15% nei festivi e prefestivi) “poco si adatta alla tipologia della strada e non consente il rispetto dei limiti di rumore previsti dalla normativa di settore”.
INQUINAMENTO DELL’ARIA – Il PM10 è stato misurato per 73 giornate, in correlazione con la stazione di via Zalamella, posta nella strada più inquinata di Ravenna, che nel 2020 registrò il superamento del livello massimo consentito di queste polveri sottili 58 volte, rispetto al numero massimo di 35 ammesso in un anno dalla normativa europea, ma che nel 2021, pur raggiungendo il più alto numero degli sforamenti nella provincia di Ravenna, si fermò a 33, appena sotto il massimo. “A Mezzano – scrive però ARPAE – le stime di lungo periodo fanno prevedere concentrazioni generalmente superiori a quanto rilevato dalla stazione Zalamella. […] Tali risultati confermano quanto rilevato anche nel corso del 2015 […] lungo la SS di Glorie. In generale si può affermare che, lungo la SS 16, in corrispondenza di centri abitati con abitazioni a ridosso della strada, l’inquinamento atmosferico dovuto al PM10 risulta critico. Inoltre sono superati abbondantemente, anche nella postazione di Mezzano, i valori guida per il PM10 della Organizzazione Mondiale della Sanità edizione 2021”.
IL SERVIZIO AMBIENTE – Nel trasmettermi la relazione ARPAE, il dirigente comunale del servizio Ambiente, Stefano Ravaioli, ne ha così commentato i dati: “Risulta importante proseguire la progettazione e la realizzazione della variante alla SS 16 in modo da ridurre in modo importante i flussi di traffico sull’attuale sede stradale, che deve diventare di solo traffico locale. A tal proposito, si informa che la Regione Emilia Romagna ha sottoscritto un accordo con Anas con il quale finanzierà il progetto di fattibilità tecnica economica del tratto Alfonsine-Camerlona al fine di consentire l’inserimento dell’intervento nel piano degli investimenti di Anas”. Peccato che tutta la superstrada Ravenna-Ferrara situata nella provincia di Ferrara sia già stata costruita da anni ed anni e che gli ultimi due tratti che le mancano, guarda caso situati nella provincia di Ravenna, quello tra Taglio Corelli e Ponte Bastia (sul fiume Reno) sia già al secondo stralcio dei lavori, mentre il nostro non è nemmeno disegnato sulla carta.
Chiederò al sindaco di discuterne in consiglio comunale.”