Ordine del giorno del Consiglio comunale di Ravenna
- “Dal 1971, è proprietaria dell’area ravennate di circa 480 ettari denominata Ortazzo e Ortazzino la società romana “Immobiliare Lido di Classe srl”, la cui attività prevalente (codice ATECO) è la “Costruzione di edifici residenziali e non residenziali”. Unica area naturale della costa adriatica non sfiorata da alcuna urbanizzazione, essa è tuttavia protetta dalle legislazioni europea, statale e regionale quale patrimonio ambientale unico, di immenso valore, composto com’è di terre e acque, spiagge e dune, boscaglie e zone umide, situate tra la foce del torrente Bevano e Lido di Classe, pineta litoranea compresa. Tale comparto rientra nel “Parco del Delta del Po”, istituito nel 1988 dalla Regione Emilia-Romagna, che ne ha affidato la gestione all’Ente omonimo, composto dai Comuni e dalle Province nei cui territori ricade. Dal 2012 è compreso nella “Stazione Pineta di Classe e Salina di Cervia”, istituita dall’Ente stesso.
- La comunità ravennate è stata sorpresa molto negativamente dalla notizia diffusa il 5 agosto 2023 e poi amplificata estesamente tramite stampa, secondo cui il 1° marzo 2023, nel totale silenzio degli enti pubblici interessati, l’Ortazzo e Ortazzino erano stati venduti dall’Immobiliare Lido di Classe srl in liquidazione, per circa 500 mila euro, alla società “Cpi Real Estate Italy srl”, operante nel settore (codice ATECO) “Intermediari nella mediazione immobiliare”. Si è inoltre appreso con rammarico come, nel contratto di compravendita, benché tuttora incredibilmente sconosciuto alla cittadinanza, si attesti che l’Immobiliare Lido di Classe aveva notificato il 19 ottobre 2022 all’Ente Parco del Delta la sua intenzione di effettuare tale vendita onde potesse esercitare il proprio diritto di prelazione entro i tre mesi prescritti, senza che l’Ente lo abbia fatto, rinunciando dunque all’acquisto.
- In data 22 marzo 2023, il consigliere comunale Alvaro Ancisi ha pubblicato quanto al riguardo contenuto, altrimenti sconosciuto alla cittadinanza, nella nota integrativa al bilancio dell’esercizio 2021 dell’Immobiliare Lido di Classe srl in liquidazione, approvato il 29 aprile 2022 dall’assemblea dei soci, estraendone testualmente quanto segue: “A seguito delle osservazioni presentate nell’agosto 2006, da parte della società, alla Provincia di Ravenna con la quale si richiede di ritornare alla classificazione di ‘pre-parco’ per l’area agricola eliminando la conformazione preposta in zona ‘C’ di ‘protezione ambientale’ […] all’interno di un nuovo piano territoriale di assetto, è seguita una proposta di accordo di programma in corso di esame da parte delle amministrazioni preposte. Nel corso dell’esercizio 2021 purtroppo non sono proseguite le attività dirette alla valorizzazione dell’area di proprietà, comunque si sta lavorando per sistemare le attività propedeutiche per poter concludere il preliminare di compravendita con Cpi Real Estate Italy srl alla quale sarà venduta l’intera area al valore di perizia”.
- Quanto sopra significa inequivocabilmente, a partire dalla grammatica e dalla sintassi della lingua italiana, che:
- bocciate dalla Provincia le “osservazioni presentate nel 2006” dall’Immobiliare Lido di Classe, la richiesta “di ritornare alla classificazione di ‘pre-parco’ per l’area agricola eliminando la conformazione preposta in zona ‘C’ di ‘protezione ambientale’ ” ha avuto successivamente seguito in “una proposta di accordo di programma in corso di esame da parte delle amministrazioni preposte”, dove “in corso di esame” vuol dire che l’esame dell’accordo di programma proposto era “in corso” alla data del 29 aprile 2022 in cui la nota integrativa al bilancio dell’esercizio 2021 dell’Immobiliare Lido di Classe SrL è stata approvata;
- nella stessa data, l’Immobiliare Lido di Classe srl si è mostrata sicura che “sarà venduta l’intera area” a “Cpi Real Estate Italy srl”, quasi nove mesi prima che scadesse il termine entro cui l’Ente Parco del Delta del Po avrebbe potuto (dovuto?) acquistarla facendo prevalere il proprio diritto di prelazione.
- Benché il sindaco di Ravenna abbia dichiarato a mezzo stampa che “le affermazioni di Ancisi sono del tutto prive di fondamento”, definite anche “accuse infamanti” nel titolo dell’articolo pubblicato da un quotidiano locale storico, esse in verità non sono sue, essendo estratte da un atto pubblico ufficiale dell’Immobiliare Lido di Classe srl in liquidazione, costituita da Banca Nazionale del Lavoro spa, Immobiliare spa e Parsitalia spa in liquidazione. Avendo però egli aggiunto: “Diffido formalmente chiunque dal continuare ad infamare la rispettabilità degli enti, mia personale e dei miei collaboratori senza peraltro addurre alcun elemento concreto a sostegno delle proprie assurde affermazioni”, è giusto che, essendone convinto, denunci alla Procura della Repubblica chi ne sia stato finora responsabile, in modo che, di fronte alla cittadinanza, la verità sia accertata con l’autorevolezza di una pronuncia giudiziaria”.
Ciò premesso,
Il Consiglio comunale invita il sindaco:
- a procedere per via giudiziaria nel modo e nel senso di cui sopra.