“Clama è un’associazione di volontari animalisti che si occupa degli animali domestici, cani e gatti, abbandonati o senza più un proprietario, e di denunciare eventuali maltrattamenti. Lavora, in convenzione col Comune di Ravenna, per incentivare le adozioni degli ospiti del canile comunale e aiuta a portarne avanti coi propri volontari. Per statuto, i suoi volontari sono a disposizione di chi si trova in difficoltà nella gestione dell’animale di proprietà. Il 4 giugno scorso ha scritto alla Giunta comunale, nelle persone di due assessori, e a tutti i gruppi politici presenti il Consiglio comunale, il seguente messaggio:
EMERGENZA ABITATIVA PER PERSONE IN DIFFICOLTÀ CON ANIMALI. UNA STORIA EMBLEMATICA –“ […] In alcuni contesti, la compagnia fedele di un cane ed un gatto è l’unico filo che lega alla vita le persone più sfortunate; chi, per motivi di salute, difficoltà economiche, impossibilità di inserimento nel mondo del lavoro, vive ai margini dei margini, trascorre le giornate con un animale che è parte integrante della famiglia. Anzi, spesso rappresenta l’unica famiglia mai avuta. Una coppia con cui siamo in costante contatto, ad esempio, ha aspettato alcuni mesi una sistemazione per i loro cani, da cui non voleva separarsi. Ora vivono in roulotte. In questi giorni siamo state contattate d’urgenza dai servizi sociali per cercare una sistemazione alla cagnolina anziana di una persona che deve lasciare la sua casa; ma una volta conosciuti i protagonisti della vicenda e toccato con mano il profondo affetto che li lega, non ci sentiamo più di percorrere una strada che porterebbe di certo alla morte per disperazione della cagnolina, ed alla morte nel cuore del suo amico di una vita. Davanti a tanto amore, ci siamo dette che vogliamo altro: non è possibile separare a cuor leggero due anime che vivono l’una per l’altra, non è pensabile che nel 2023 ancora non esistano strutture per emergenze abitative in grado di accogliere una persona in difficoltà con una cagnolina minuta e tranquillissima. Vogliamo credere che la solidarietà dimostrata in questi giorni possa estendersi anche a chi vive in perenne difficoltà: ci rivolgiamo quindi innanzitutto alle istituzioni, perché venga attivata immediatamente una procedura per assegnare un alloggio in cui sia accettata anche la cagnolina. Ci rivolgiamo inoltre a privati che possano offrire una sistemazione, anche momentanea, in attesa che la situazione trovi soluzione stabile e definitiva”.
Il 7 giugno, in attesa di risposta, Clama si è rivolta nuovamente agli stessi destinatari così: “Chiediamo con urgenza riscontro alla richiesta di alloggio per il signor B. e la sua cagnolina. Il signore è in difficoltà, ma percepisce il reddito di cittadinanza a cui siamo disposti come associazione ad aggiungere un contributo in modo da assicurarci che non venga separato dalla cagnolina anziana, che morirebbe lontano da lui. Non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro e riteniamo impossibile che nessuno si prenda a cuore la questione”.
Ho allora risposto a Clama e a tutti gli altri destinatari dei suoi messaggi quanto segue: “Condivido la richiesta, in termini sia di soluzione temporanea, che strutturale. Rilevo però, per entrambe le problematiche, che i gruppi consiliari non hanno competenze, mezzi, risorse umane e finanziarie alcuna per farsene carico. Per il caso attuale, eminentemente gestionale, potrebbero occuparsene i servizi (sociale e/o diritti degli animali o quali altri, individuati dalla Giunta). Per il problema strutturale, spetta alla Giunta, coi suoi assessori, la funzione organizzativa/propositiva che eventualmente richiedesse una o più deliberazioni del Consiglio comunale. Da parte di Lista per Ravenna la massima disponibilità a collaborare”.
Con queste premesse, chiedo quindi al sindaco, se e come la sua Giunta intenda rispondere agli appelli di Clama sopra riportati.”