Ancisi (LpRa): Flotta devastante di vongolari abusivi invade anche il porto canale | VIDEO

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“Sappiamo bene che nel territorio ravennate le razzie di vongole, compreso il pregiato novellame, da parte di pescatori abusivi, infuriano sistematicamente nella pialassa Baiona e nella pialassa Piomboni. Grave il danno ambientale, perché effettuate con barche che penetrano con un turbosoffiante nei fondali raschiandone con una griglia metallica tutti gli organismi viventi. Sappiamo anche che la Regione ha rilasciato ad una cooperativa ferrarese di pescatori, per il 2021 e il 2022, la concessione “sperimentale” di un’area nella foce del fiume Reno, sul cui uso, non autorizzato a tale tipo di raccolta delle vongole, si spera che agiscano i controlli del caso.

Ma negli ultimi tempi le barche dei vongolari abusivi sono arrivate anche nel canale Candiano, ovviamente di notte. Sono state infatti notate spesso all’interno del porto canale. A quanto ci viene riferito, sono stati chiamati sia la Capitaneria di Porto sia i Carabinieri forestali, che però non sono potuti intervenire.

Ce ne dà ora la dimostrazione un video di 1 minuto e 53 secondi, ripreso la settimana scorsa da una nave di passaggio. Quattro erano le barche a motore in spedizione nel Candiano, attrezzate per raschiare le vongole dai fondali. La foto di cui sopra ne inquadra, pur nel buio profondo, una. Al minuto 1 e dieci secondi la registrazione audio consente di ascoltare il seguente dialogo, sia pure semplicistico, tra operatori che osservavano quel traffico dalla nave: “…La draga (dell’Autorità portuale) ripulisce i fanghi per andare a buttarli dentro i terreni e questi si pigliano le vongole marce piene di m….(diciamo eufemisticamente “mercurio”) e le vendono… Queste sono barche organizzate, eh!…”. In ogni caso, è certo che i fondali del Candiano, come di altri porti dell’Adriatico, sono tossici. Le vongole che ne vengono raschiate non passano da nessuno stabulario per essere depurate e rese commestibili.

Verosimilmente, queste flotte arrivano sul Candiano, andata e ritorno, dalla pialassa Piomboni.

Siamo dunque molto oltre il livello di guardia, non essendo più tollerabile che simili manifestazioni di occupazione spregiudicata e massiva di ambienti idrici di grande evidenza pubblica si facciano perfino beffe dell’ordine sociale, della legalità e della sicurezza. Non essendoci vie di fuga da cui si possa facilmente sfuggire ad un piano organizzato di contrasto e di repressione di tale genere di criminosità, sembra evidente che debba farsene carico il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, di cui il sindaco di Ravenna è membro. Gli chiediamo dunque se intende, al riguardo, assumere l’iniziativa di chiederne con urgenza la convocazione, riferendone poi in Consiglio comunale.”