Abbiamo verificato puntualmente il risultato concreto ottenuto dalla petizione, sottoscritta da 1200 cittadini, con cui Marina Romea, sollevando i propri “problemi che oggi, 2024, sono tanti e ne minacciano l’attrattiva turistica”, ha chiesto al sindaco che l’ “urgenza primaria” sia “il ripristino di un assetto viario decente, col rifacimento dell’asfaltatura”, essendo “assolutamente faticoso e pericoloso transitare per i viali e le vie, dove rigonfiamenti e buche attentano alla sicurezza, al passaggio di automobili, biciclette, pedoni, passeggini e carrozzelle per disabili”: tutto documentato coi 122 scatti di tre raccolte fotografiche, che mostrano “ gli interventi più urgenti di manutenzione straordinaria”. Ci siamo correttamente attenuti all’ “esito della discussione”, qui allegato, che il 22 ottobre scorso l’assessora ai Lavori pubblici Del Conte ha trasmesso, a norma di regolamento, alla prof.ssa Laura Montanari, prima firmataria della petizione.

Stralciamo, doverosamente, le “giustificazioni” politiche su questi anni difficili, rispetto alle quali la Pro-Loco di Marina Romea ha ribattuto “che il disimpegno è decennale”, nonché i lavori stradali  finanziati negli ultimi cinque anni (comunque scarsissimi),  nonché le opere estranee al tema, finanziate dal PNRR, per la pista ciclabile di viale Italia e per gli stradelli retrodunali (peraltro molto discutibili). Quanto resta di questo sermone, cioè i nuovi interventi di asfaltatura e manutenzione straordinaria delle strade, esplicitamente richiesti dalla petizione, sono il seguente pugno di mosche:

  1. l’unico intervento certo è quello, già finanziato da tempo con 760 mila euro, da effettuare nel 2025 sulla parte di viale dei Platani tra viale dei Lecci e viale Ferrara, che non risponde però alle urgenze invocate dalla petizione, in quanto – come la Pro-loco di Marina Romea ha eccepito per iscritto – è “decisamente più ammalorata l’altra parte del viale”;
  2. per niente “generosa” con la petizione è anche la manutenzione straordinaria dei viali delle Altee e delle Betulle per  370 mila euro, prevista entro il 2026, che però, già inserita nel piano triennale 2022-2024 dei lavori pubblici, avrebbe dovuto essere realizzata nel 2024;
  3. verrebbe infine “anticipato” al 2025 l’avvio del cantiere per i lavori, da 2 milioni, in viale delle Palme, ma non la realizzazione dell’opera, che verrebbe compiuta nel 2026, come già previsto dal piano triennale attuale nello stesso anno: zuppa invece che pan bagnato.

Sulla veridicità stessa di tali due previsioni non si può peraltro scommettere un centesimo. Avendo questi piani carattere meramente pianificatorio, non vincolante, gli interventi elencati vengono spesso rinviati da un anno all’altro, finanche per vent’anni.

Basti dire che, con l’assestamento finale del bilancio in corso, deliberato dal Consiglio comunale questo 7 novembre, è stato approvato, come niente fosse, col voto contrario di tutta l’opposizione, il trasferimento al 2025 di 60 interventi previsti nel 2024, di cui 38 proprio sulla viabilità. Per il 2025 sono stati invece inseriti 9 interventi assolutamente nuovi, di cui però nemmeno uno per Marina Romea, a dimostrazione di quanto la “sua” petizione sia stata trascurata. Nel discorso rientra pienamente la somma generica di 750 mila euro, che Del Conte ha annunciato di voler inserire nel nuovo piano triennale, ancora da approvare, sulle annualità 2025 e il 2026, per la manutenzione straordinaria di alcune strade di Marina Romea, senza però dire quali. Garantito da una Giunta de Pascale in scadenza, vuol dire promettere la luna nel pozzo, contando che nessuna elezione cambi niente a Ravenna, nemmeno l’assessorato ai lavori pubblici.