“Solamente il 13 novembre scorso, nell’ordine del giorno trasmesso ai componenti della Giunta comunale per la seduta di ieri 14 novembre, è stato notificato che, tra i “punti trattati fuori sacco nella seduta di Giunta del 07/11/2023”, c’è stata una deliberazione, fino a questo momento non ancora pubblicata, ma “immediatamente eseguibile”, tramite cui il Comune di Ravenna concede all’Ente Parco del Delta del Po, come da sua richiesta del 31 ottobre, un contributo di 95.000 euro “ai fini dell’acquisizione dell’area dell’Ortazzo e Ortazzino, su un importo complessivamente stimato di 430.000 euro, che prevede anche l’intervento della Regione Emilia-Romagna e dell’Ente Parco”. Si tratta tuttavia di acquistare solamente dle aree A e B del comparto Ortazzo Ortazzino, con esclusione dell’area C. L’importo versato dal Comune viene prelevato, per competenza e per cassa, dal fondo di riserva. Seguirà un accordo operativo tra il Comune e l’Ente parco per condividere “le modalità di regolazione del contributo nonché le modalità di gestione, fruizione e funzionalizzazione” del territorio da comprare. In premessa è scritto che l’immediata esecuzione del provvedimento serve a “consentire l’espletamento di tutti gli adempimenti previsto dal Bando nei tempi fissati”, bando e tempi di cui non è detto niente, “e l’invio del progetto entro ottobre 2023”, quale sia e a chi indirizzato altrettanto oscuro e indecifrabile. Limitiamoci a valutare quello che è certo.

Le zone A e B, rispettivamente di 71 e 340 ettari, sono totalmente finalizzate alla conservazione della natura,  escludendo quindi ogni ingresso e attività che possano manometterla. Nell’area C è invece consentita, pur senza l’utilizzo di veicoli a motore, la fruizione dei vialetti per attività del tempo libero. Da questa, data anche la sua ampiezza di 72 ettari, è dunque possibile ricavare, a beneficio dell’attuale o di altra proprietà privata, degli utili rilevanti, con possibili danni alla conservazione, nel lungo termine, delle biodiversità e degli habitat e specie di interesse nazionale/comunitario esistenti, tanto da imporne – Lista per Ravenna lo propose già il 18 agosto scorso – il passaggio ad area B, totalmente vincolata.

Ma proprio l’area C sembra non interessare Ente Parco, Comune e Regione. La contraddizione è eclatante soprattutto per il Comune, in quanto – come rivelai pubblicamente con l’interrogazione al sindaco del 18 agosto scorso – la Giunta de Pascale aveva stabilito di acquistare tutti i 483 ettari dell’Ortazzo Ortazzino nel 2021, inserendo a bilancio la spesa di 512.000 euro, anche se l’ha fatta poi sparire nel nulla senza dir niente a nessuno.

Ora, quasi pagando i soldi impegnati allora, si lasciano fuori proprio i 72 ettari dell’area C più interessanti per il mercato privato, perché solo in questi “si può far qualcosa”. Basti osservare il contratto con cui, il 1° marzo 2023, CPI Real Estate Italy acquistò tutto l’Ortazzo Ortazzino dalla Immobiliare Lido di Classe, che ne era la storica proprietaria, al prezzo di 603.885 euro. Tra questi i “terreni non aventi destinazione né agricola, né edificabile” sono stati però valutati, nel contratto stesso, appena 164.897 euro: i terreni che verosimilmente l’Ente Delta del Po vorrebbe oggi acquistare per 435.000 mila euro, coi soldi anche del Comune.”