“Nella sua ultima seduta del 30 luglio, prima di sospendere i propri lavori fino al 10 settembre, il Consiglio comunale ha approvato la deliberazione proposta da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, avente il seguente oggetto: “Atto di indirizzo sul pericoloso aumento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici e rischi connessi”. La deliberazione, come modificata nella commissione Ambiente del 26 luglio, è stata approvata all’unanimità, con 21 voti favorevoli e le 5 astensioni dei consiglieri di Fratelli d’Italia, La Pigna e Viva Ravenna presenti in sala.

Il tema riguarda in sostanza la telefonia mobile e le proprie reti di antenne fisse o stazioni base che trasmettono l’informazione mediante segnali a radiofrequenza. Man mano che il loro numero cresce, aumenta di conseguenza l’esposizione della popolazione alle radiazioni elettromagnetiche. I limiti vigenti in Italia da 21 anni fissavano in 6 volt al metro la soglia relativa alle esposizioni in luoghi adibiti a permanenza umana per almeno quattro ore giornaliere (abitazioni, scuole, ospedali, luoghi di lavoro, parchi gioco, ecc.),  giudicato cautelativo e frutto di un compromesso scientifico tra le esigenze di sviluppo delle telecomunicazioni e di minimizzazione del rischio di esposizione. La legge sulla Concorrenza, approvata dal Parlamento italiano il 30 dicembre scorso, ha però definito un nuovo tetto da non superare, entrato in vigore a fine aprile: 15 volt al metro, due volte e mezzo il valore precedente.

Tale aumento è avvenuto sulla base di valutazioni politico-economiche e tecnologiche, a prescindere da evidenze medico-scientifiche volte ad assicurare, come valore primario, la tutela della salute dei cittadini. Secondo il testo approvato dal Consiglio comunale, ciò ha contraddetto la risoluzione 1815/2011 del Consiglio d’Europa (applicare il livello più basso ragionevolmente ottenibile e migliorare gli standard di valutazione del rischio e della qualità), l’art. 301 del Codice nazionale per l’Ambiente (in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l’ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione) e la sentenza n. 116/ 2006 della  Corte Costituzionale italiana (applicare i principi di prevenzione e precauzione, nell’interesse dell’ambiente e della salute umana, sulla base delle conoscenze scientifiche e delle evidenze sperimentali acquisite tramite istituzioni ed organismi a ciò deputati).

Appellandosi anche ai richiami espressi dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), la più importante organizzazione al mondo nell’ambito dell’ingegneria elettrica ed elettronica e delle tecnologie dell’informazione, la deliberazione del Consiglio comunale ha quindi formalizzato “la decisa opposizione del Comune di Ravenna, in attesa di più approfondite valutazioni ed accertamenti medico- scientifici, all’avvenuto aumento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, evidenziando che nessuna ragione tecnica, tecnologica, economica o anche solo di semplice allineamento a valori limite superiori applicati in altri Stati possa giustificare un rischio per la salute”, impegnando perciò il sindaco e la giunta, per quanto di competenza, “a sostenere questa posizione di tutela nelle opportune sedi istituzionali in difesa del principio di precauzione e del diritto alla salute”.”

Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna)