“Il vicesindaco ha pubblicato oggi un lungo comunicato in materia di sosta dei camper su area pubblica dedicato esclusivamente a ribattere a quello del sottoscritto: “Camperista multato senza ragione, il giudice condanna il Comune”. Quanto afferma in partenza: “Sostare sul suolo pubblico con un caravan non equivale a fare campeggio abusivo se il mezzo è semplicemente parcheggiato negli appositi spazi dedicati alla sosta”, è esattamente ciò che il sottoscritto sostiene da anni, con scarsa rispondenza in taluni comportamenti del Governo di questa città. Ma il resto è un rimescolamento delle carte volto solo a confondere la gente, a cui doverosamente rispondo – sempreché a simile Governo “democratico” non spetti il diritto della prima e dell’ultima parola – coi seguenti due punti fermi.
- L’art.15 del regolamento comunale di Polizia urbana, approvato consapevolmente dal sottoscritto, può essere applicato non con libere interpretazioni del vicesindaco, ma rispettando, siccome la legge nazionale viene prima di qualsiasi ordinanza o regolamento del Comune o legge della Regione, il “vecchio” art. 185, comma 2 del codice della strada, secondo cui: “La sosta delle auto-caravan, dove consentita, sulla sede stradale, non costituisce campeggio, attendamento e simili se l’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l’ingombro proprio dell’autoveicolo medesimo […]”. La multa inferta nel 2019 ad un camperista che sostava regolarmente in un parcheggio libero di Punta Marina è stata quindi giustamente annullata dal Giudice. Su questo non ci piove. L’ordinanza del Comune di Ravenna a cui quella multa si richiamava era forse “vetusta” e “giudicata giuridicamente fragile”, come dice il vicesindaco? Sarebbe bastato leggere il suddetto articolo del codice per non farla; ma soprattutto che la Giunta de Pascale non costituisse in giudizio il Comune di Ravenna contro il ricorso presentato in Tribunale dalla vittima, contemporaneamente annullando in autotutela la multa farlocca, per risparmiare a se stessa la figuraccia dell’annullamento giudiziario e ai cittadini di Ravenna il pagamento delle spese giudiziarie per oltre 1.020 euro. Sindaco, vicesindaco e assessori farebbero invece bene a pagarla loro con un cinquantesimo dei propri compensi stellari.
- Nulla da dire su qualunque “campagna anticamper”, come quella effettuata nel 2021 a Marina di Ravenna e a Lido di Dante, purché il regolamento di Polizia urbana venga applicato rispettando sempre lo stesso articolo del Codice, non certo per la “ragione” ufficialmente esposta nel titolo del comunicato dell’Ufficio stampa del Comune quel 21 maggio: “Il vicesindaco Fusignani e l’assessore Costantini: ‘Non è accettabile l’uso di aree non attrezzate da parte dei camper, per questo intensificheremo i controlli”. Intanto queste aree attrezzate, a Marina di Ravenna e a Punta Marina non c’erano, ma, quand’anche ci fossero, non impedirebbero ad alcun camper di sostare dove parcheggiano le automobili, allo stesso loro modo e con gli stessi limiti delle rispettive dimensioni. Tanto è vero che, dopo le reazioni di Lista per Ravenna, di quella campagna non si è più sentito parlare. Questo dicono le carte. Il resto è solo ingannevole. Il non si sa quale pronunciamento, citato da Fusignani, del Difensore Civico nominato dalla Regione, che non è un magistrato, dovrebbe essere esibito, come il sottoscritto fa sempre, ma non può certo dire niente di diverso.”