30 cittadini ravennati che risiedono nella zona Standiana, in località Campiano, hanno rivolto, tramite studio legale, al Corpo Forestale dello Stato, all’agenzia per l’ambiente ARPA, all’AUSL Romagna e al NAS del Comando Carabinieri una denuncia “di forte disagio e malessere causato da forti effluvi” emessi da una porcilaia. Questo fenomeno, “in alcuni casi, ha provocato reazioni all’apparato respiratorio, a causa probabilmente delle concentrazioni di ammoniaca nell’aria”. Le loro case sorgono infatti, in parte anche preesistenti, nelle vicinanze di tale insediamento. La situazione, “che prosegue stabile da molti, troppi anni, nell’ultimo periodo, con l’arrivo dei primi caldi, è ulteriormente peggiorata, impedendo di tenere le finestre aperte, di stendere il bucato all’esterno o anche solo di sostare in giardino a causa del fetore riscontrato”.
I cittadini in questione ritengono di essere “illegittimamente limitati nel loro diritto di godimento delle rispettive case, trovandosi a vivere, oltretutto, in una situazione lesiva sia della loro igiene che della loro salute”, avendo “altresì dovuto sostenere spese ingenti per poter vivere serenamente nonostante gli effluvi, acquistando asciugatrici per poter ovviare all’impossibilità di stendere il bucato all’esterno e condizionatori, stante i miasmi che impediscono l’apertura delle finestre”. Sottolineano “che sono stati fatti innumerevoli esposti e segnalazioni sia ai Carabinieri che alla Polizia Municipale, come alle Autorità competenti, ma senza apparente riscontro”. Evidenziano come “dalle porcilaie poste nelle zone limitrofe non provenga alcun effluvio”, mentre in questa “gli odori siano davvero nauseabondi”. Ritenendosi “quindi vittime di una situazione di grave stress e limitativa delle normali abitudini di vita per cause da loro non dipendenti”, insistono per un pronto intervento degli organi di vigilanza in indirizzo, in considerazione della calura estiva in corso che rende maggiormente insostenibili le esalazioni provenienti dalla porcilaia.
Per quanto riguarda il Comune di Ravenna, risale già al 28 novembre 2014 un esposto al sindaco delle famiglie stesse volto a segnalare il loro “enorme disagio causato dalle continue esalazioni maleodoranti prodotte dai liquami di un allevamento di suini”, lo stesso dell’esposto attuale. Nel novembre 2015, Lista per Ravenna ne fece oggetto di richiamo alla polizia municipale.
Da allora la situazione non è sostanzialmente migliorata.
Chiedo dunque al sindaco, anche in considerandone delle sue specifiche funzioni in materia di sanità e igiene pubblica locale (art. 50, comma 5, del Testo Unico sugli Enti Locali), se intende attivarsi sul caso di cui sopra, chiedendo ai propri servizi di Polizia municipale e Ambiente di coordinarsi e di collaborare con gli organi statali e regionali destinatari dell’esposto in oggetto, al fine di dare respiro salutare alle famiglie che l’hanno sottoscritto e alle altre residenti nella medesima zona.