SCORRERIE SULLA VIA DISMANO – Sono note le sofferenze dei residenti nella via Dismano a Ponte Nuovo, a causa del passaggio continuato di veicoli pesanti, quali autocisterne, autoarticolati e TIR, che superano, anche largamente, il limite di peso autorizzato. Un abitante del posto ci ha appena segnalato, qualificandosi, che questi bestioni, “condotti a corsa sfrenata su un manto stradale deteriorato da buche e sconnessioni, hanno perfino prodotto lesioni ad abitazioni e slittamenti di tegole dai tetti”. Ci ha trasmesso, con licenza di pubblicazione, le foto significative che alleghiamo. Su questa strada, la gente si sveglia di sobbalzo in piena notte al vibrare dei vetri. All’alba, c’è addirittura un autocarro che taglia trasversalmente la rotonda delle Tartarughe alla velocità di una lepre. In effetti, il fenomeno è devastante soprattutto tra le 4.30 e le 7.30, quando, con la certezza dei controlli inesistenti, arrivano i rifornimenti alle grandi strutture commerciali della città, a partire da Lidl, Eurospar e Superconad che l’urbanistica comunale ha genialmente concentrato ai piedi del Ponte Nuovo.
LA SOLUZIONE TECNOLOGICA – Martedì scorso, alla Sagra di Ponte Nuovo, il sindaco ha spiegato che la possibile soluzione di questo problema verrebbe, ancora una volta, dal ricorso alla tecnologia più avanzata: cioè da una specie di telelaser che, rilevando la dimensione dei mezzi in transito, segnalerebbe alla polizia municipale quelli non autorizzati. Qualcuno, su internet, ha obiettato che potrebbe bastare un semplice lettore di targhe per estrapolare dall’archivio della Motorizzazione le dimensioni delle motrici e dei rimorchi. Altra cosa, più complessa, sarebbe invece conoscere la massa complessiva o per asse dei veicoli. Bisognerebbe inoltre che fosse vietato di passare sulla rotonda delle Tartarughe ai mezzi pesanti in arrivo anche dalle vie Romea Sud e Romea Vecchia/Marabina, per evitare che tutto questo traffico si riversi su di loro in misura soverchiante. Ma il telelaser abbisogna di un’autorizzazione ministeriale, che, dovendosi peraltro dimostrare l’assenza di ogni altra soluzione, chissà se e quando potrà arrivare.
LE DOMANDE DEL CITTADINO – Nell’attesa, il cittadino di cui sopra ci pone alcuni quesiti: “Non si potrebbe attuare qualche strategia provvisoria, atta a tamponare questo flagello, come ridurre temporaneamente le carreggiate, oppure diminuire drasticamente le deroghe concesse ai mezzi pesanti per accedere in città da questa parte? La presenza di qualche pattuglia della Municipale sarebbe un miracolo?”. Alle prime domande servono delle risposte tecniche che lasciamo all’amministrazione comunale. All’ultima rispondiamo come segue.
UNA PROPOSTA
La circolazione abusiva e pericolosa dei grossi mezzi pesanti è diffusa dentro e fuori la città. Usano la mini rotonda delle Tartarughe come scorciatoia anche per raggiungere ogni altra parte: il porto, il polo chimico, le Bassette, il litorale, ecc. Sovraccaricano il traffico e sfasciano la carreggiata della via 56 Martiri, tra Ponte Nuovo e Madonna dell’Albero. Sfrecciano, nella zona industriale, sulla via Canale Magni riservata al traffico leggero, anziché sull’apposito tracciato parallelo. Ignorano i divieti di transito sui 48 ponti che, sparsi sull’intero territorio comunale, sono stati classificati a rischio di tenuta.
Oggi la polizia municipale è composta da 205 agenti di ruolo, che diventeranno 210 entro l’anno, e da 34 stagionali, un organico di tutto rispetto che Questura, Carabinieri e Finanza neppure si sognano. Lista per Ravenna sostiene con insistenza, purtroppo solitaria, che i marchingegni elettronici sono utili, ma non bastano. È invece necessario che gli agenti facciano i vigili, stando molto di più su strada, a dirigere e controllare il traffico, laddove c’è caos o pericolo, a sorvegliare che siano rispettate le regole del vivere civile e a collaborare, quando necessario, con gli organi di polizia dello Stato deputati piuttosto alla prevenzione e alla repressione degli illeciti e dei crimini di carattere penale. Di giorno, ma anche di notte, quando le trasgressioni sono più facili, ma non meno dannose, servono agenti umani in carne ed ossa, adeguatamente attrezzati.
Chiedo dunque al sindaco se condivide di imprimere alla propria azione i seguenti indirizzi di governo:
- organizzare un’azione programmata e stabile della polizia locale rivolta alla vigilanza e alla protezione del territorio abitato e della viabilità dai pericoli e dai danni prodotti dal transito abusivo dei mezzi pesanti di trasporto;
- a tale scopo, ma anche a fini generali di sicurezza pubblica, estendere i turni delle pattuglie alle ore notturne, pianificandone opportunamente le attività e monitorandone i risultati.