“La pialassa Baiona è l’unica valle dell’Emilia-Romagna riservata all’uso civico di pesca delle vongole veraci. Classificata “Area delle acque interne di crescita in banchi naturali di molluschi bivalvi vivi”, ma da lungo tempo abbandonata dalle istituzioni e brutalmente razziata da bande di pescatori di frodo extraterritoriali, è soggetta piuttosto allo spopolamento delle specie viventi. I pescatori professionali regolari, autorizzati dal regolamento comunale sugli usi civici a raccoglierne fino a 50 chili a giornata, essendo legittimati al solo uso delle mani nude o di rastrelli della larghezza massima 50 centimetri, riescono a raccattarne a riva poco più che delle manciate. Siccome sono sommozzatori con qualifica di OTS (operatori tecnici subacquei), sarebbe un’altra cosa se, potendo immergersi usando degli autorespiratori con bombole ad aria compressa, si spingessero al largo fino a 3 o 4 metri di profondità” spiega Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna.
“Quest’anno la Regione Emilia-Romagna ha fatto finalmente luce su questa possibilità, fino a prima dibattuta, affermando, nel proprio “CALENDARIO PESCA DI RAVENNA 2020-2021” che nella pialassa Baiona “non è vietato l’utilizzo di autorespiratori, anche istallati a riva o sull’imbarcazione, a condizione che siano utilizzati da pescatori muniti dei necessari brevetti e nel tassativo rispetto di tutte le norme di sicurezza, comprese quelle di sicurezza sul lavoro”. Nessun problema ad adeguarsi dunque, se non fosse che la Provincia si è messa di traverso sul disposto della Regione, sostenendo in sostanza che, non essendo l’uso degli autorespiratori una “tecnica di pesca” prevista dalla specifica deliberazione della Giunta regionale, ne occorre una modifica, finora mancante. Di qui il “consiglio” ai pescatori di non mettersi in acqua con questo congegno: un ammonimento da non prendere alla leggera perché, spettando alla Provincia la vigilanza sul rispetto delle disposizioni di caccia e pesca, incombe il rischio di vedersi multati e denunciati, col sequestro del corpo di reato. Morale: da un mese esatto, da quando cioè è entrato in vigore il nuovo calendario della pesca, i pescatori professionali regolari della pialassa Baiona sono costretti a starsene a riva, ricavando dal loro lavoro introiti molto magri” continua Ancisi.
“Ne risente una cinquantina di famiglie, oltretutto in un periodo emergenziale non solo sanitario, ma economico-sociale, nel quale non possono usufruire di bonus o sostegni vari, tanto meno di cassa integrazione. Sembra al sottoscritto che, alla base della singolare controversia tra due enti pubblici di strettissima parentela, sia l’equivoco di considerare gli autorespiratori una “tecnica di pesca” che non è, giacché, anche col loro uso, la modalità di raccolta delle vongole resta quella legittima e corretta del rastrello con raccoglitore. Non essendo essi vietati da alcunché, non richiedono dunque nessuna autorizzazione. Per questa ragione, nel calendario della Regione è scritto che “non è vietato l’utilizzo di autotrasportatori”, non già che “è autorizzato”, essendo principio cardine di ogni ordinamento democratico che è consentito tutto quanto non è espressamente vietato. In ogni caso, essendo le Regioni, in campo nazionale, titolari della disciplina della pesca interna, non c’è dubbio che spetti alla Regione Emilia-Romagna dare risposta definitiva, chiara ed urgente, a come debbano comportarsi i pescatori professionali regolari della pialassa Baiona circa la possibilità di utilizzare gli autorespiratori nella raccolta delle vongole. Si interroga dunque il sindaco di Ravenna, interessato alla soluzione della questione essendo, in tale veste, anche presidente della Provincia, per sapere se intende agire nei confronti della Regione Emilia-Romagna per sollecitarne il decisivo pronunciamento” conclude Alvaro Ancisi.