Il Comune di Ravenna, sulla base dell’esperienza maturata con le proiezioni di videomapping prodotte ininterrottamente dal 2011 al 2019, ne ha realizzato due di impronta architetturale per il Natale 2021-2022, evento clou di queste festività. La rassegna, promossa dall’assessorato comunale al Turismo e curata da Andrea Bernabini, iniziata il 18 dicembre con termine il 9 gennaio, proietta sulla Basilica di San Vitale, dalle 17.30 alle 22.00, le conosciute “Visioni di eterno – II dono dell’imperatrice” di precedenti edizioni e sulla Basilica di San Francesco, dalle 18.30 alle 22.00, il nuovo video “La luce delle parole”.
La rassegna è stata ampiamente pubblicizzata attraverso i giornali locali, trascurando però di riferire, almeno per la trasparenza dovuta all’informazione pubblica, che è costata 102.434,20 euro solo come spese dirette, finanziate a carico del bilancio comunale con un fondo destinato ad “iniziative di promozione turistica locale (PTPL)”.
Non si intende negarne la valenza culturale, né la complessità tecnologica, né il fascino scenografico, pur escludendone l’originalità, dato che da anni il videomapping non è più una novità in molte città italiane. La valutazione che tuttavia le persone attente alla spesa pubblica alimentata dai cittadini contribuenti possono ora, se vogliono, liberamente esprimersi, è se l’entità di questo investimento possa giustificarsi sotto l’aspetto della promozione turistica. Cioè, se questi video siano capaci di richiamare a Ravenna turisti intenzionati a soggiornarvi almeno una notte, a prescindere dalle altre straordinarie attrazioni, storico-artistiche, culturali, naturalistiche, ecc., che la nostra città può largamente e tangibilmente offrire. Come pure se, considerandoli invece come elementi di animazione del centro storico urbano nel periodo natalizio, in realtà molto scarsa quest’anno, non si sarebbe potuto finanziare con questa somma attività, pur compatibili con le limitazioni imposte dalla pandemia, di maggiore e vario interesse per i residenti e i visitatori.