Un cittadino residente a Madonna dell’Albero ha segnalato a Lista per Ravenna, che sulla parte golenale dell’argine destro del fiume Ronco, nel tratto urbano di Ravenna compreso tra la tangenziale sud (statale Adriatica) e il ponte Assi (sulla Ravegnana nei pressi della confluenza del Ronco col fiume Montone), esistono grandi orti recintati con rete metallica, in cui sono installate serre di notevoli dimensioni e cisterne di materiale plastico, alcune delle quali di grandi volumi.
Le domande poste dal cittadino: “È regolare? In caso di piena del fiume tutto il materiale finisce nel fiume e crea ostacolo nel passaggio dell’acqua sotto i ponti con il rischio di esondazione che purtroppo ben conosciamo. È possibile che nessuno se ne sia accorto, visto che gli argini da poco tempo sono stati oggetto di pulizia e sradicamento di alberi e arbusti?”.

Aggiunge Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, che presenterà sul tema un question time in consiglio comunale: “Siccome tutto è stato rifatto dopo l’alluvione, il materiale precedente, già finito in massa nel mare, potrebbe avervi riversato diserbanti, concimi, oli e carburanti. Sarebbe dunque ora che questi insediamenti indecenti fossero sottoposti a disciplina.
Il Comune di Ravenna ha recentemente approvato il Piano Urbanistico Attuativo (PUA) denominato “Parco fluviale tra i due fiumi”, la cui area nord è dislocata lungo l’argine destro del fiume Ronco fino, parzialmente, alla base dell’argine destro dei Fiumi Uniti, e l’area sud è lungo lo stesso argine del Ronco fino alla “Colonna dei Francesi”. Sarebbe dunque bene chiarire quanto le Autorità preposte ritengano compatibile questo progetto con il caotico sottosopra arginale di cui sopra.
Su quanto chiesto ed osservato chiedo al sindaco risposte e chiarimenti”.