UNA STORIA IN DEGRADO – l’11 febbraio 2019 è stata una giornata storica per la Fabbrica Vecchia e il Marchesato, per Marina di Ravenna, per il Comitato sorto nel 1979 a tutela di questi due edifici monumentali e per il suo instancabile presidente Giancarlo Bazzoni, ma anche per noi di Lista per Ravenna che del loro risanamento e recupero conduciamo da sempre un’energica battaglia politica. Costruiti tra il 1762 e il 1781, il primo come Casone della Sanità, il secondo come magazzino e rivendita di prodotti alimentari di prima necessità, situati oggi sulla sponda destra del canale Candiano presso l’imboccatura della pialassa Piomboni, rappresentando il più antico insediamento dell’attuale moderno porto ravennate e insieme di Marina di Ravenna, giacciono da qualche decennio nel totale abbandono, circondati da pantano e degrado, ridotti a pezzi, recintati perché a rischio di crollo. Il recupero degli edifici, spettante all’Autorità portuale in base ad un accordo sottoscritto col Comune molti anni fa, era rimasto lettera morta, dovendosi innanzitutto trasferire all’ente portuale le quote di proprietà del complesso immobiliare in possesso del Comune stesso.
VIA LIBERA AL RECUPERO – Dall’ultimo sollecito di Lista per Ravenna, rivolto al sindaco il 3 febbraio scorso con l’interrogazione intitolata: “FABBRICA VECCHIA E MARCHESATO DISSESTATI. URGENTI I LAVORI DI RIPRISTINO”, è arrivata martedì 11 febbraio, nella seduta del consiglio comunale, tramite l’assessore al patrimonio Cameliani, la notizia agognata: la voltura catastale è finalmente avvenuta. Adesso l’Autorità portuale può realizzare senza impedimenti burocratici il progetto prefigurato di restauro e ripristino della Fabbrica Vecchia e del Marchesato affinché siano destinati ad attività di interesse per il porto e per la località. La strada è diventata libera. Per partire, occorre definire gli obiettivi e i contenuti del progetto e dei lavori da mettere in appalto, materia su cui si incentra ora l’azione politica di Lista per Ravenna in affiancamento del Comitato che tutela i due edifici.
SEDE PORTUALE DEI VIGILI DEL FUOCO? – Bisogna quindi riavvolgere il nastro al 6 marzo 2019, quando si tenne in prefettura un incontro per esaminare le criticità, segnalate dalle associazioni di categoria, in merito al corso di addestramento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Previsto nei mesi di maggio e giugno a Marina di Ravenna, era “penalizzante – fu scritto – per l’affluenza turistica nella località litoranea, in considerazione del fatto che presuppone il montaggio di una base logistica anche nell’area utilizzata come parcheggio per chi accede al molo foraneo sud, in un periodo di forte interesse turistico”. All’incontro, presieduto dal prefetto, con la partecipazione del sindaco e del vice sindaco, dei comandanti dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di Porto, di rappresentanti dell’Autorità portuale e dei responsabili di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e CNA. In quell’occasione, il sindaco ha richiesto “massima celerità nell’attuazione del progetto di ristrutturazione della Fabbrica Vecchia e del Marchesato, dove – oltre che il trasferimento della sede portuale – è in progetto la realizzazione di un nuovo polo addestrativo dei Vigili del fuoco che consentirà in futuro di concentrare in quell’area la massima parte anche delle basi logistiche, in modo tale da azzerare le criticità e trasformare la presenza delle attività formative da un disagio in una opportunità”.
L’INTERROGAZIONE – Chiaro che adesso, a quasi un anno di distanza, bisogna preliminarmente conoscere la fattibilità di questo annuncio del sindaco, perché da lì dipende il progetto intero di recupero della Fabbrica Vecchia e del Marchesato, che non si vorrebbe ulteriormente “incagliato” in lungaggini (in)decisionali. La domanda che Lista per Ravenna rivolge dunque al sindaco è se intende far conoscere al consiglio comunale, e quindi alla città, quali siano le linee del progetto in questione a carico all’Autorità portuale, partendo dall’ipotesi di insediarvi la sede portuale dei Vigili del Fuoco.