Entro il 21 dicembre in corso il Comune di Ravenna approverà il Documento Unico di Programmazione 2019-2021.
Si è avuto recentemente l’esito del bando pubblico emesso quest’anno dal Comune stesso per distribuire 309.264 euro, finanziati dalla Regione, alle famiglie che hanno difficoltà a pagare l’affitto di un’abitazione privata. Hanno potuto concorrervi i nuclei con reddito ISEE da 3.000 a 17.154,30 euro. Il contributo è pari a tre mensilità del canone, fino ad un massimo di tre mila euro. L’assegnazione è avvenuta fino ad esaurimento dei fondi, scorrendo la graduatoria delle domande nell’ordine decrescente di incidenza del canone sul reddito ISEE
Le domande valide sono state 458, ma le famiglie beneficiarie solo 210. I contributi da versare variano da 900 a 2.200 euro, con una media di 1.470.
Le 248 famiglie escluse soffrono comunque, dato il basso reddito, una condizione di disagio economico. Avendo di conseguenza problemi a pagare l’affitto della loro abitazione, corrono anche il rischio di subire uno sfratto, finendo così per gravare in emergenza sul bisogno, oltremodo difficoltoso da soddisfare, di un alloggio di casa popolare del Comune stesso.
Il diritto costituzionale alla casa è fondamento di vita per tutte le famiglie e di civiltà per ogni comunità democratica.
Si pone quindi l’esigenza che sia il Comune stesso, con proprie risorse, a soddisfare per intero le domande di cui sopra, in tal modo dando anche un segnale di attenzione, quand’anche non risolutivo, a molte famiglie che fronteggiano in proprio con fatica la necessità di un tetto domestico.
Dato che il valore medio dei contributi da erogare ulteriormente è senz’altro inferiore a quello delle famiglie più in alto nella graduatoria, essendo minore l’incidenza dei canoni sui valori ISEE, si può prevedere che la somma utile non superi i 200 mila euro.
Ciò considerato, il Consiglio comunale di Ravenna invita il sindaco
ad operare, in chiusura dell’esercizio finanziario 2018, per reperire all’interno del bilancio in corso, anche da altri capitoli della spesa sociale, o se no a provvedere in sede di gestione del bilancio 2019, la somma necessaria per erogare il contributo sull’affitto di cui sopra alle famiglie che, pur ammesse in graduatoria avendone i requisiti, ne sono state finora escluse.