Un nutrito gruppo di residenti e proprietari di appartamenti di Casal Borsetti, in condivisione col Comitato Cittadino dei Lidi Nord di Ravenna e col supporto di Lista per Ravenna, ha inteso riportare all’attenzione del sindaco l’annosa situazione di degrado in cui versa questa altrimenti splendida località balneare, con grave danno della comunità locale, dei commercianti e dei tanti investitori che hanno creduto in un progetto di rilancio e di sviluppo del paese. Ha dunque indirizzato al sindaco, per diffonderlo poi largamente, l’opuscolo qui allegato, vero e proprio cahier de doléances con cui si propone di chiamare a raccolta lintera cittadinanza nella battaglia da intraprendere perché lamministrazione comunale affronti finalmente e porti a soluzione le problematiche di questo lido, argomentate puntualmente e pregevolmente illustrate con foto nel testo, che qui di seguito sintetizziamo.
NESSUN INVESTIMENTO A PORTO RENO
Tutto ruota intorno allambizioso progetto della società americana che ha rilevato nel 2015, dal fallimento della società CMR, gli asset di Porto Reno, la realizzazione dei quali aveva prodotto enormi disagi alla comunità locale, quali l’interramento del canale (ex) navigabile Destra Reno che porta al mare, l’ingovernabilità del ponte mobile che lo attraversa e un enorme complesso di abitazioni e di spazi commerciali invenduti, in mezzo ad acque putride e maleodoranti. Si è generata anche una frattura sociale nel paese con la distruzione dello storico ponte Baronìa di transito sul canale e le conseguenti modifiche alla viabilità che costringono residenti e turisti a lungi e malagevoli allungamenti dei percorsi di comunicazione interni ed esterni al paese. L’accordo societario che linvestitore straniero ha stipulato nel 2017 con il Condominio Marina di Porto Reno era preordinato ad un investimento comune di oltre 500 mila euro finalizzato a realizzare, entro il 2018, strutture destinate a servizi direzionali del porto tali da riqualificare, a beneficio della collettività, l’intero complesso. Si supponeva fosse il primo di una serie di importanti interventi di rilancio, ma a tutt’oggi; salvo lavvio nel dicembre scorso della costruzione di una club house, quale punto di ritrovo dei diportisti, non si è visto nulla.
PORTO RENO DESERTO
A Porto Reno sopravvive solo il negozio di parrucchiera. Il bar è chiuso da anni. La terrazza che sarebbe dovuta fiorire nell’attico del palazzo ovale versa in stato di progressivo scadimento a causa dell’assoluta inattività. Il supermercato di 550 metri quadrati con ampio parcheggio, costruito anni fa, ma mai aperto, giace alla malora. L’immagine è devastante anche per l’immagine del paese.
POLMONE VERDE IN CANCROSI
Nel progetto iniziale, il parco – realizzato in conto delle opere di urbanizzazione dovute al Comune per la costruzione dell’insediamento residenziale – rappresentava il fiore allocchiello dell’insediamento di Porto Reno, il suo polmone verde. Ma non è così. La manutenzione è scarsissima. La vecchia sede della società Scariolanti, che avviò il progetto di Porto Reno venticinque anni fa, è ormai un edificio fatiscente. Le recinzioni che separano il viale dalla strada sono in cattive condizioni. Del previsto laghetto con ricircolo continuo è stato realizzato solo lo scavo, peraltro mai ripianato, che nelle stagioni piovose si trasforma in un acquitrino di acqua stagnante, regno di zanzare e insetti vari.
PIAZZA DELLABBANDONO
La piazza Alfred Gruber, inaugurata nel 2007, avrebbe dovuto costituire il fulcro di Casal Borsetti nord e divenire un centro di iniziative ricreative e di sviluppo aggregativo. Purtroppo, alla sua inaugurazione in grande stile è seguita solo la totale incuria, di cui è simbolo la fontana decorativa, mai funzionata, oggi ricoperta di alghe ed essa pure covo di zanzare e parassiti.
A proposito di quanto sopra, Casal Borsetti pretende dall’Amministrazione di conoscere quali sono le sue intenzioni, avvisando fin dora che non intende rassegnarsi alla sorte designata di nuova cattedrale nel deserto. Ragion per cui chiede risposte sul suo futuro, a cominciare dall’ormai imminente nuova stagione turistica.