Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, ricostruisce gli ultimi passi che hanno portato la Regione ad inserire i lavori sulla Ravegnana all’interno del Piano Regionale Integrato dei Trasporti
“IN BATTAGLIA DA 22 ANNI – Nell’ordinamento della Repubblica italiana non si può parlare, se non starnazzando, di nuovi progetti di strade statali senza che siano almeno inseriti nei Piani territoriali delle Regioni Italiane, in Emilia-Romagna nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT). Nel tuttora vigente PRIT del 1998, il PD non ha mai voluto inserire alcunché su progetti di rinnovamento della Ravegnana né su due varianti dell’Adriatica rispettivamente in località Fosso Ghiaia e Mezzano (questa a servizio anche di Camerlona e Glorie). Lista per Ravenna li ha invocati sempre, ininterrottamente, dalla sua nascita nel 1997. Nel programma 2016-2021 dell’attuale sindaco non ne esiste tuttora traccia, come pure nei programmi elettorali dei partiti, se non in quello di Lista per Ravenna e della coalizione tra questa, Lega Nord e Forza Italia. Tale coalizione ha avuto sempre ben chiaro che, per dar loro una prospettiva concreta di presa in carico da parte della Regione e di conseguenza dello Stato, occorreva agire in sede di formulazione del nuovo PRIT 2025, che ora è giunto ad essere adottato dall’Assemblea legislativa regionale il 9 luglio prossimo. Riguardo alla Ravegnana, la prima proposta esistente agli atti del Comune di Ravenna “per un collegamento stradale e ferroviario del tutto nuovo tra Ravenna e Forlì” è stato il question time di Ancarani rivolto al sindaco il 26 ottobre 2018
RAPPORTO INTENSO CON LA LEGA IN REGIONE – Di qui il mandato, che ho ricevuto da Lega Nord e Forza Italia ravennati, di avanzare le nostre proposte di emendamento a questo Piano tramite il consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli, neo consigliere comunale di Forlì, nella sua veste autorevole di relatore del PRIT stesso nella commissione Territorio, Ambiente e Mobilità della Regione, che lo ha istruito e ieri licenziato. Ho avuto dunque un intenso dialogo con Pompignoli, che ringrazio per l’attenzione e la stima rivoltami, giungendo così alla presentazione dei quattro emendamenti che gli ho inviato uno il 14 maggio, sul rinnovamento della Ravegnana, e tre il 26 giugno, sulle varianti di Fosso Ghiaia e di Mezzano.
BUON RISULTATO SULLA NUOVA RAVEGNANA – Il primo buon esito del nostro congiunto lavoro è raccontato e testimoniato pubblicamente da Pompignoli sul suo facebook, con queste parole: “Oggi in commissione 3 il mio emendamento, sulla necessità di iniziare a progettare una variante all’attuale via Ravegnana, è stato finalmente approvato e quindi inserito nella programmazione del Piano Regionale dei Trasporti (PRIT 2025). È un piccolo passo ma almeno la Regione ha iniziato a prendere coscienza dell’urgenza di questo progetto…Ringrazio anche la Lega di Ravenna e il consigliere Alvaro Ancisi per il lavoro preliminare. Questa è la politica che ci piace. Quella che porta a casa il risultato. Adesso sarà mia premura confrontarmi con il Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini per gettare le basi di un tavolo di confronto con l’amministrazione ravennate”. L’emendamento di Pompignoli, per essere approvato all’unanimità, ha dovuto essere mediato col PD (che altrimenti, avendone i numeri, lo avrebbe bocciato in Assemblea, dove ora invece filerà liscio), col seguente testo: “S.S. 67 Tosco Romagnola: nel tratto tra Ravenna e Forlì (Ravegnana) interventi di riqualificazione e messa in sicurezza attraverso ampliamenti o varianti fuori sede da definire sulla base di un apposito progetto di fattibilità tecnico-economica di concerto con gli Enti locali coinvolti”. Questo realistico “compromesso” corrisponde quasi alla formulazione che avevo inviato a Pompignoli mercoledì 26 giugno alle 18:48 e concordato con lui il mattino seguente
VARIANTI DI FOSSO GHIAIA E MEZZANO: SI LOTTA ANCORA COL PD – Fin qui le note positive, perché la commissione ha bocciato i nostri tre emendamenti sulle varianti alla statale Adriatica di Fosso Ghiaia (uno) e di Mezzano (due), insistendo rispettivamente sul testo introdotto dalla Giunta Regionale PD e su un emendamento presentato dal PD in commissione: questi differiscono sostanzialmente dai nostri per il rifiuto di dare a queste opere, che partono da zero senza uno straccio nemmeno di studio della fattibilità, la “priorità 1”, alla pari di tutte le altre previste sei varianti all’Adriatica (quattro nel riminese e due tra Alfonsine ed Argenta), che sono ad uno stato avanzatissimo di progettazione e di prospettiva di finanziamento ed esecuzione. Ciò tradisce l’intenzione del PD di fare solo la mossa, mantenendo in sonno a tempo indeterminato queste opere, le più urgenti che si possano immaginare, per il lungo e incessante contributo di sangue versato sui tracciati attuali dalle quattro frazioni ravennati che ne sono sventrate. Discuteremo con Pompignoli il da farsi in proposito, essendo stata ipotizzata con lui una conferenza stampa a Ravenna per lunedì prossimo”.