Il 16 dicembre scorso, ho posto al sindaco di Ravenna un question time intitolato: “Allagamenti dal canale Candiano. Marina soffre e Porto Corsini peggio” Avevo posto in sostanza tre questioni, che riprendo di seguito, accompagnate dalle risposte che ho appena avuto, una per una, dal vicesindaco Fusignani in qualità di assessore al porto.
“Anche quest’anno, ed anche più, l’acqua del mare è stra-bordata a Marina di Ravenna dalla diga sud Zaccagnini e dal bacino pescherecci raggiungendo anche l’abitato. Il paese chiama in causa l’Autorità portuale perché, almeno in questi punti nevralgici, fortifichi finalmente le opere di difesa, temendo soprattutto che accada di peggio”.
Risposta: “Per quanto riguarda la questione della diga sud Zaccagnini nella cosiddetta Darsena Pescherecci le opere andranno a gara nel prossimo mese di gennaio”.
“Dall’altra parte del canale portuale, Porto Corsini sta però peggio. L’anno scorso, alla vigilia di Natale, il Comitato cittadino dei Lidi Nord si sollevò contro l’ennesimo frequente allagamento di via Molo San Filippo dalla parte della vecchia e abbandonata darsenetta del traghetto sul canale Candiano, accusando l’Autorità portuale di aver promesso da due anni e non mantenuto l’auspicato intervento di riqualificazione e messa in sicurezza della zona”.
Risposta: “Allo stato sono già state effettuate le perizie su tutti i fabbricati limitrofi, al momento sono in corso le verifiche per individuare la presenza di eventuali ordigni bellici, pertanto si prevede nel mese di marzo l’arrivo e la infusione delle adeguate palancole”.
“Ma quello che più preoccupa i residenti di sinistra canale è la totale esposizione del paese alla possibile scorreria del canale dal lato di via Molo San Filippo che affianca la parte ovest dell’abitato. Il primo lotto del ‘Rifacimento protezione di sponda dall’attracco del traghetto alla confluenza con il canale Baiona a Porto Corsini’ è stato realizzato, per 5,625 milioni di euro, tra l’autunno dei 2011 e la primavera 2012. Dalla Gazzetta ufficiale del 19 febbraio 2018, abbiamo appreso che l’Autorità portuale aveva allora deciso, in sostanza, di indirizzare 7,5 milioni di propri finanziamenti statali al completamento del suddetto ‘Rifacimento protezione di sponda a Porto Corsini’ ”.
Risposta: “Per il tratto di Molo San Filippo, situato all’inizio del centro abitato, si fa presente che al momento l’intervento non è a bilancio dell’Autorità di Sistema Portuale per il costo significativo (7,5 milioni di euro), ma la stessa Autorità sta verificando la possibilità di reperire risorse ministeriali o cambiare la programmazione di altri interventi. Resta la sentita esigenza”.
Fatta leggere in paese tale ultima risposta, la reazione è stata questa: “Di Porto Corsini a questa amministrazione non importa nulla. Il tratto centrale della banchina è stato fatto nove anni fa. Paradossalmente è come iniziare una diga e fermarsi a metà dell’opera sperando che l’acqua non si rovesci ovunque. Dove sono finiti i 7,5 milioni stanziati nel 2018, certificati dalla Gazzetta Ufficiale? Perché a Marina l’intervento iniziato è stato completato senza interruzioni? Un canale dovrebbe avere due sponde. Porto Corsini ne ha mezza, che lascia scoperta da ogni minima agitazione delle acque metà delle case del paese dalla parte dell’ingresso”.
Sindaco e vicesindaco non possono continuare a lavarsene le mani. Non si presentino, quanto meno, alla scadenza del loro mandato (giugno 2021) senza che la banchina del Candiano sul lato ovest di Porto Corsini sia stata almeno progettata e messi a bilancio i 7 milioni e mezzo per finanziarla, resi disponibili nel 2018, ma distratti altrove. La sofferenza di Porto Corsini a fronte del rischio di allagamento da parte del canale Candiano è descritta visivamente dalle due foto attuali.