“Europa Verde-Verdi Emilia-Romagna aderisce al presidio ambientalista alla mostra delle energie fossili OMC che si terrà a Ravenna dal 24 al 26 ottobre. Mentre serve più che mai una immediata e decisa transizione verde verso le rinnovabili, riproporre la priorità delle fonti fossili e voler fare dell’Italia un hub del gas per l’Europa risulta una scelta grave e penalizzante a tutto vantaggio di poche multinazionali e a detrimento dei cittadini italiani”.
Lo dichiarano in una nota stampa Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, e Paolo Galletti, co-portavoce di Europa Verde-Verdi Emilia-Romagna

A Ravenna non è solo in via di attivazione un rigassificatore, malamente autorizzato con errori di progetto tali da rendere oggi necessarie nuove opere impattanti, ma è in costruzione anche un nuovo gasdotto che attraversa aree sensibili della Romagna per arrivare agli impianti di stoccaggio a Minerbio (BO).

Non siamo degli sprovveduti: sappiamo che la transizione energetica non si fa in un anno. Ma neanche si può rallentare e rimandare all’infinito. Davvero l’alluvione in Romagna non ha insegnato niente sull’accelerazione del riscaldamento globale e dell’emergenza climatica? Noi Verdi sosteniamo comunità solari ed energetiche, l’impianto eolico off shore di Rimini e il progetto eolico-fotovoltaico Agnes a Ravenna, oggi penalizzati da ritardi enormi, mentre il rigassificatore è stato autorizzato in appena 180 giorni, e mentre si favoriscono i progetti fossiliantiecologici e antieconomici, come il costruendo impianto pilota di cattura e stoccaggio della CO2, sempre a Ravenna, per la cui autorizzazione non è stato presentato nemmeno uno schizzo su carta”.