Resta sui pedali anche nel primo trimestre dell’anno il tessuto imprenditoriale ravennate. I dati del primo trimestre, ad oltre un anno dall’inizio della pandemia, portano 614 nuove iscrizioni, 19 in più rispetto al 2020, rimanendo su un ordine di grandezza che è il 43% in meno di quanto si registrava quindici anni fa. Le incertezze dello scenario economico, tra attese sull’evoluzione della pandemia e prospettive di rilancio legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), influiscono anche sulle cancellazioni, che continuano invece a rallentare. E’ questo il quadro di sintesi che emerge dall’analisi sulla nati-mortalità delle imprese ravennati nel primo trimestre dell’anno fotografati attraverso i dati dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ravenna.

Le iscrizioni tra gennaio e marzo – evidenzia l’ufficio Studi dell’Ente di Viale Farini – sono state 614, che, confrontate con le 709 cessazioni (287 in meno rispetto al corrispondente trimestre del 2020), portano a un saldo negativo di 95 imprese in meno, contro un calo, nello stesso trimestre del 2020, di 401 unità. Un dato che, anche sommato alle cancellazioni decise d’ufficio dalla Camera di commercio a seguito di una prolungata inattività delle imprese (di norma non considerato dalle rilevazioni Movimprese), porterebbe tecnicamente il totale delle chiusure complessive a 717, confermando la sostanziale stagnazione del saldo tra iscrizioni e cessazioni. Si tratta, comunque, di un valore di gran lunga inferiore rispetto alla serie dei primi trimestri degli ultimi dieci anni, tutti sempre chiusi in campo negativo, per cui è ragionevole stimare l’esistenza di una “platea nascosta” di imprese che, in altre circostanze, avrebbero già chiuso i battenti. Dati, che confermano la forte relazione tra clima di fiducia e natalità delle imprese e che rendono evidente il significativo scoraggiamento nell’avviare nuove attività che ha caratterizzato molta parte di questo periodo. 

Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese, il contributo in controtendenza viene sempre dalle società di capitali (37 imprese in più nel trimestre, pari ad un tasso di crescita positivo dello 0,45%, in miglioramento rispetto sia all’analogo trimestre del 2020 che del 2019, e simile al risultato positivo del 2018). L’aggregato che arretra di più e che spiega gran parte del saldo negativo complessivo è quello delle società di persone, diminuite in tre mesi di 79 unità (in termini di tasso si tratta di un -0,97%, più o meno la stessa velocità del 2020), mentre meno significativa, in termini assoluti, è stata la riduzione delle ditte individuali (-43 unità, corrispondente al -0,21% in termini percentuali, contro -1,44% dello stesso periodo dello scorso anno e più lenta rispetto a quella delle società di persona). In lieve contrazione sono le altre forme giuridiche (cooperative e consorzi), con 10 unità in meno.

Tra i settori in controtendenza, gli unici che non diminuiscono la propria base imprenditoriale sono l’edilizia (+23), bilancio influenzato dal trend particolarmente positivo del settore artigiano (+27 unità), a cui si accompagnano le attività immobiliari (+12), l’industria manifatturiera (+8) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+8). In termini assoluti, il saldo negativo più pesante si registra ancora una volta in agricoltura: -98 unità e si tratta di una tendenza di fondo che prosegue da anni, che solo saltuariamente rallenta. Più contenuto il saldo negativo nel commercio (-29); continua il ridimensionamento anche nelle attività di alloggio e ristorazione (-24), nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-18) e nei servizi di trasporto (-14). Contrazioni più contenute si registrano poi nel credito, nelle altre attività di servizi, nei servizi di informazione e comunicazione, nell’istruzione e nella sanità.

Anche per il settore artigiano si registra un tasso negativo ma contenuto, pari a -0,14%, ove per l’intero sistema imprenditoriale provinciale abbiamo avuto un -0,25%. La forma giuridica più diffusa tra gli artigiani ravennati è quella delle imprese individuali (quasi il 77% del totale) e in questo trimestre realizzano un lieve tasso in crescita (+0,01%), accompagnandosi alle società di capitale (+0,8%). Tra i settori artigiani che cercano di contenere la contrazione del comparto, ritroviamo il gruppo di imprese dell’edilizia (+27), con una variazione positiva significativa; a seguire, le attività manifatturiere con 5 unità in più.

“La crisi sanitaria determinata dal COVID-19 continua a incidere negativamente sulle attività di impresa. E’ importante che il decreto legge in corso di definizione contenga misure di semplice applicazione, che siano effettivamente efficaci e immediatamente operative, senza prevedere l’emanazione di una regolamentazione secondaria per la piena attuazione”. Così Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, che ha aggiunto: “Sui ristori, da mesi abbiamo segnalato la necessità di superare le gabbie dei codici Ateco, ma anche di integrare la logica delle perdite di fatturato per determinare i contributi a fondo perduto, introducendo criteri che tengano conto anche dei costi fissi sostenuti come, ad esempio, i canoni di locazione e di leasing, i tributi locali e le utenze”.

Allegato statistico

PROVINCIA DI RAVENNA –  Movimento congiunturale RA ER I
ANDAMENTO PRIMO TRIMESTRE Imprese Registrate Iscrizioni Cessazioni non d’uff. Cessazioni d’uff. Saldo totale Saldo netto Tassi di variazione trimestrali
2009 1° trim 42.262 883 1.220 41 -378 -337 -0,79 -0,79 -0,50
2010 1° trim 42.108 892 1.079 94 -279 -187 -0,44 -0,52 -0,27
2011 1° trim 42.094 929 1.092 83 -239 -163 -0,39 -0,19 -0,16
2012 1° trim 41.747 798 1.271 29 -484 -473 -1,12 -0,73 -0,43
2013 1° trim 41.251 885 1.306 137 -556 -421 -1,01 -0,80 -0,52
2014 1° trim 40.764 824 1.053 9 -230 -229 -0,56 -0,53 -0,40
2015 1° trim 40.315 716 1.050 90 -419 -334 -0,82 -0,45 -0,31
2016 1° trim 40.259 721 952 12 -239 -231 -0,57 -0,47 -0,21
2017 1° trim 39.338 727 1.055 48 -366 -328 -0,83 -0,58 -0,26
2018 1° trim 39.099 719 998 6 -277 -279 -0,71 -0,56 -0,25
2019 1° trim 38.680 652 1.048 37 -429 -396 -1,01 -0,59 -0,36
2020 1° trim 38.267 595 996 9 -407 -401 -1,04 -0,74 -0,50
2021 1° trim 38.199 614 709 8 -99 -95 -0,25 -0,13 0,08

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ravenna su dati Infocamere

 

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ravenna su dati Infocamere

 (*) Al netto delle cancellazioni d’ufficio

PROVINCIA DI RAVENNA – 1° TRIMESTRE 2021 –IMPRESE PER FORMA GIURIDICA

Classe di Natura Giuridica Registrate 1° trim. 2021 Iscrizioni Cessazioni Cessazioni non d’ufficio Saldo totale Saldo netto Tassi di variazione trimestrale
Società di capitale 8.299 150 113 113 44 37 0,45
Società di persone 8.031 48 128 127 -83 -79 -0,97
Imprese individuali 20.857 406 450 449 -43 -43 -0,21
Altre forme 1.012 10 26 20 -17 -10 -0,97
Totale 38.199 614 717 709 -99 -95 -0,25

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ravenna su dati Infocamere

Nati-mortalità delle imprese per territori – Primo trimestre 2021

Valori assoluti e percentuali

Territorio Iscrizioni Cessazioni (*) Saldo (*) Stock al 31.03.2021 Tasso di crescita
1° trim.2021 1° trim.2020 1° trim.2019
RAVENNA 614 709 -95 38.199 -1,01 -1,04 -1,01
EMILIA ROMAGNA 7.757 8.363 -606 448.430 -0,13 -0,74 -0,59
ITALIA 103.597 98.491 5.106 6.075.510 0,08 -0,50 -0,36

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ravenna su dati Infocamere

(*) Al netto delle cancellazioni d’ufficio effettuate nel periodo

Riepilogo degli indicatori di nati-mortalità delle imprese nel primo trimestre 2021 – TOTALE

 IMPRESE

Graduatoria provinciale per tasso di crescita

PROVINCE Iscrizioni Cessazioni (*) Saldo Tasso di crescita
Primo trim. 2021
1 SASSARI  1.066 752 314 0,57%
2 LECCE  1.618 1.198 420 0,56%
3 VIBO VALENTIA  248 178 70 0,51%
4 NAPOLI  5.586 4.094 1.492 0,49%
5 MESSINA  742 461 281 0,45%
6 ROMA  8.437 6.356 2.081 0,42%
7 PALERMO  1.579 1.185 394 0,40%
8 REGGIO CALABRIA  720 538 182 0,34%
9 BRINDISI  663 549 114 0,30%
10 MONZA E BRIANZA  1.520 1.304 216 0,29%
14 RIMINI 795 683 112 0,28%
49 MODENA 1.384 1.368 16 0,02%
60 REGGIO-EMILIA 1.046 1.076 -30 -0,06%
61 BOLOGNA 1.629 1.693 -64 -0,07%
80 FORLI’-CESENA 658 750 -92 -0,22%
83 RAVENNA                   614 709 -95 -0,25%
89 PARMA 722 863 -141 -0,31%
97 PIACENZA 410 526 -116 -0,40%
101 CAMPOBASSO  372 497 -125 -0,48%
101 ISERNIA  146 191 -45 -0,48%
103 ASCOLI PICENO  350 484 -134 -0,55%
104 FERRARA  499 695 -196 -0,57%
105 ROVIGO  357 536 -179 -0,68%
EMILIA-ROMAGNA 7.757 8.363 -606 -0,13%
ITALIA 103.597 98.491 5.106 0,08%

(*) Al netto delle cancellazioni d’ufficio effettuate nel periodo

Stock, saldi e tassi di variazione degli stock rispetto al 31.12.2020

PROVINCIA DI RAVENNA – Totale imprese per settore di attività

Settore Stock reg. 1° 2021 Saldo Totale Var.% Trimestrale 
Agricoltura, silvicoltura pesca 6.628 -98 -1,46
Estrazione di minerali da cave e miniere 8 0 0,00
Attività manifatturiere 2.965 8 0,27
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria  96 0 0,00
Fornitura di acqua; reti fognarie;gestione rifiuti  59 0 0,00
Costruzioni 5.611 23 0,41
Commercio ingrosso,dettaglio, riparazioni auto-moto 7.862 -29 -0,37
Trasporto e magazzinaggio  1.217 -14 -1,14
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione  3.342 -24 -0,71
Servizi di informazione e comunicazione 647 -4 -0,61
Attività finanziarie e assicurative 731 -6 -0,81
Attività immobiliari 2.175 12 0,55
Attività professionali, scientifiche e tecniche 1.316 8 0,61
Noleggio, agenzie viaggio, servizi supporto alle imprese 1.036 -2 -0,19
Amministrazione pubblica, difesa; assicurazione sociale 2 0 0,00
Istruzione 133 -4 -2,92
Sanità e assistenza sociale   337 -3 -0,88
Attività artistiche, sportive intrattenimento, divertimento 870 -18 -2,03
Altre attività di servizi 1.688 -6 -0,35
X Imprese non classificate 1.476 58 4,09
Totale 38.199 -99 -0,26

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ravenna su dati Infocamere