Il degrado di varie zone del comune è uno dei talloni d’Achille delle giunte che si sono succedute negli ultimi anni. Ovviamente sul concetto di degrado bisogna intendersi: vi è un degrado che nasce dalla mancanza di sicurezza e un degrado che nasce dall’incuria e dal disinteresse degli organi preposti.
Una delle principali criticità che hanno reso difficile, nel tempo, prevenire i vari tipi di degrado è la separazione delle competenze tra vari assessorati: quello alla sicurezza, quello all’ambiente, quello ai lavori pubblici, che spesso non si parlano tra loro e finiscono per non saper rispondere all’esigenza di prevenzione – o ripristino – del degrado in questo o quell’altro territorio.
Vi sarà dunque una specifica delega dedicata a un assessore che, sulla base delle segnalazioni, si coordinerà con il Nucleo Antidegrado della Polizia Locale creato ad hoc – e costituito da unità scelte e formate per la sostenibilità del ruolo – e si recherà nelle aree in cui vengono dichiarate situazioni di degrado, premendo successivamente sugli assessori competenti affinchè i fenomeni vengano riportati alla normalità.
Dalla mancanza di pulizia del fogliame, al ripristino di arredi urbani non più consoni o deturpati, alle segnalazioni di bivacchi che si fanno quotidiani, alle zone della città usate come latrine, ai lidi, che non devono perdere l’attenzione dell’amministrazione nei mesi in cui la stagione turistica è più bassa, alle aree verdi delle frazioni, che dopo le inaugurazioni vengono lasciate al buon cuore dei comitati cittadini locali.
Per tutto questo serve un controllo e un coordinamento che fino ad oggi è mancato e che la delega alla prevenzione del degrado potrà finalmente portare a soluzione, unendo forze politiche e tecniche per un miglioramento del benessere collettivo.