“Dopo un primo annuncio in sordina effettuato all’atto dell’ennesima proposta di aumento della TARI per il 2024, in queste ore, più che altro grazie all’intervento mediatico delle associazioni di categoria, diventa ufficiale che il Comune di Ravenna adotterà dal 1° gennaio 2025 la cosiddetta “tariffa puntuale” per il calcolo della Tari.

Ora, a parte la clamorosa inefficienza nella distribuzione degli avvisi con danno erariale per l’amministrazione, di cui altre forze di opposizione si stanno meritoriamente occupando, va innanzitutto ricordato che quella in scadenza in queste settimane, ovvero la TARI 2024 ha visto, nella provincia di Ravenna incrementi anche di oltre 11 punti percentuali, nonostante le peripezie a cui i cittadini sono stati costretti, con attività degli stessi utenti che in realtà potrebbero ben definirsi sostitutive di quelle del gestore, e dunque, produrre un decremento della tariffa e non il contrario, ma anzi con segnalazioni di disservizi sul porta a porta che rendono il tributo TARI il balzello meno comprensibile e più indigesto per ogni ravennate che vive questo pagamento come una presa in giro vera e propria.
Ebbene. Proprio per questo l’applicazione della “tariffa puntuale” potrebbe anche essere  considerata positiva, poiché, sulla carta, essa prevederebbe che l’utente paghi sulla base della reale quantità di indifferenziata prodotta, e non in base a tariffe standard talvolta assurde, le quali, in aggiunta al lavoro che ognuno di noi svolge per ricordarsi giorni e orari di passaggio raccolta, stanno diventando una vera e propria rogna economica, logistica ed operativa, al punto da indurre qualche cittadino – a torto, sia chiaro – a scaraventare i rifiuti in luoghi non idonei e con metodi tutt’altro che ecologici.

Il punto è che, al momento, come consiglieri comunali, superata la metà di novembre, con un Sindaco dimissionario, il bilancio preventivo 2025 del comune il cui iter è appena iniziato, il mese di dicembre tradizionalmente pieno di festività, non possiamo fare altro che prendere atto di informazioni sommarie che la giunta ci ha gentilmente concesso attraverso i giornali locali, non avendo ricevuto alcun documento ufficiale che dichiari l’effettiva intenzione di adozione della suddetta tariffa dal 1° gennaio 2025 e quali siano le specifiche innovazioni per il portafoglio dei cittadini.

Il rischio, è che la tariffa puntuale che da almeno un decennio viene considerata “il sol dell’avvenire” per risolvere le storture della Tari, venga inizialmente applicata parzialmente o residualmente, vanificandone gli effetti per i cittadini virtuosi e contribuendo ad aumentare la disaffezione per la politica visto che agli annunci non corrispondono risultati concretamente positivi.
Discuterne nei tempi giusti e con la proposta di regolamento e di delibera sotto gli occhi dovrebbe essere il minimo indispensabile. Ma al momento la giunta De Pascale sull’argomento è totalmente assente.”